Cuba, Fidel Castro compie 89 anni e accusa:
"Gli Usa ci devono molti milioni di dollari"

Cuba, Fidel Castro compie 89 anni e accusa: "Gli Usa ci devono molti milioni di dollari"
Fidel Castro compie oggi 89 anni, alla vigilia dell'arrivo del segretario di Stato americano, John Kerry, a Cuba per l'apertura dell'ambasciata degli Stati Uniti e per la prima visita di un capo della diplomazia di Washington in 70 anni. Alla guida dell'isola per 49 anni consecutivi, è stato il protagonista, insieme al fratello Raul e a Che Guevara, della rivoluzione cubana con cui è stato rovesciata la dittatura di Fulgencio Batista, che lo portò ad assumere il potere nel 1959. Il suo regime comunista, duro con ogni forma di dissenso, è sopravvissuto al fallito tentativo di sbarco della Baia dei porci, alla crisi dei missili e al crollo dell'Urss. Un compleanno non privo di polemiche. Gli Stati Uniti sono debitori nei confronti di Cuba di «indennizzi» pari a «molti milioni di dollari» a causa dei «danni» provocati dalle politiche di Washington verso Cuba, come denunciato all'Onu dall'Avana «con argomentazioni e dati non contestabili»: lo scrive Fidel Castro in un articolo intitolato La realtà e i sognì a poche ore dall'arrivo nell'isola del segretario di Stato.



Nell'articolo il lider maximo ricorda «le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki», sottolineando che «il territorio e le industrie Usa» non vennero raggiunti dalla guerra e gli Stati Uniti divennero così «il paese più ricco e meglio armato della terra». «Quasi tutto l'oro del mondo» finì a Washington, aggiunge Fidel, ricordando inoltre che gli Usa non rispettarono gli accordi di Bretton Woods e la «violazione» da parte di Richard Nixon «degli impegni presi da Franklin Delano Roosvelt». «Noi non smetteremo mai - conclude l'ex presidente cubano - di lottare per la pace e il benessere di tutti gli esseri umani».




Evidentemente Fidel - che secondo un libro di Fabio Escalante sarebbe sopravvissuto a ben 638 tentativi di assassinio - è rimasto sempre lo stesso, un comunista sopravvissuto alla caduta del comunismo e alla fine della Guerra fredda, dopo aver portato gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica sull'orlo della guerra nucleare, con la crisi dei missili del 1962. Dopo l'operazione chirurgica all'intestino nel 2006, Fidel ha trasferito, inizialmente ad interim, i poteri al fratello Raul, fino al passaggio definitivo di ogni carica nel febbraio del 2008. La natura della sua malattia non è mai stata pienamente chiarita e da allora l'anziano padre della rivoluzione cubana appare raramente in pubblico, dando spazio al diffondersi di notizie che più volte l'hanno dato per morto.



L'ultima poco dopo l'annuncio del dicembre scorso dato dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama - che Raul ha definito «un uomo onesto» - sulla ripresa delle relazioni diplomatiche tra L'Avana e Washington 54 anni dopo la rottura.
Ma degli Stati Uniti Fidel continua a «non fidarsi», come ha scritto in una lettera risalente a fine gennaio che resta la sua unica parola sull'argomento. Intanto il lider maximò si prepara a incontrare, a settembre, papa Francesco, secondo Pontefice a recarsi sull'isola dopo la visita storica di Giovanni Paolo II nel gennaio del 1998. Il lider maximo è nato a Mayarì, provincia di Holguin, dalla seconda unione di suo padre, Angel Castro Argiz, uno spagnolo che era giunto sull'isola nel 1898, con Lina Ruz, cubana figlia di immigrati spagnoli. Da questa unione erano nati sette figli. Oltre a Fidel e a Raul, Ramon e Angela, Agustina, Juana ed Enma che non hanno mai fatto politica. Anche se Juanità è diventata negli anni un'acerrima avversaria del regime del fratello. Pessimi i rapporti di Fidel, educato in una scuola di gesuiti, con i genitori: il padre morì nel 1956, mentre Castro stava preparando in Messico lo sbarco a Cuba, ma erano tre anni che i due non si vedevano. La madre è stata più fortunata e ha potuto vedere il trionfo del figlio prima di morire nel 1963. Tra le migliaia di pagine scritte sulla vita privata del lider maximo, negli anni divenuto l'icona della resistenza al capitalismo statunitense, l'annotazione dell'amico Gabo, Gabriel Garcia Marquez, lo scrittore colombiano morto più di un anno fa: «Protegge la sua intimità con un tale pudore che la sua vita privata è diventata l'enigma più ermetico della sua leggenda». Fidel si è sposato una volta sola, nel 1948, con Mirta Diaz Balart, 22enne ricca e di buona famiglia, sorella di un compagno di studi universitari: 11 mesi dopo è nato Fidelito, oggi fisico nucleare che resta l'unico figlio riconosciuto di Castro. Nel 1954 il divorzio. Un'altra figlia è Alina Fernandez Revuelta, figlia di Natividad 'Naty' Revuelta, la donna sposata a un cardiologo che accolse in casa e aiutò il rivoluzionario Fidel. Ex modella, Alina è fuggita nel dicembre 1994 da Cuba e nelle interviste rilasciate da Miami ha ripetuto spesso che tutti i mali dell'isola hanno un solo nome, Fidel Castro. Una donna importante del passato del lider maximo è stata Celia Sanchez, per 22 anni al fianco del presidente da amica, confidente e segretaria, prima di morire di cancro nel 1980. Castro avrebbe poi avuto altri cinque figli maschi, che si chiamano tutti con nomi che iniziano con la A avuti da una maestra, Dalia Soto del Valle, conosciuta ai tempi dell'alfabetizzazione dell'isola, negli anni Sessanta.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Agosto 2015, 09:38