Condannato a risarcire 23mila euro
all'ex moglie per i lavori domestici
Al momento del divorzio la donna, che aveva rinunciato al proprio lavoro per dedicarsi alla casa, aveva chiesto di essere risarcita dall'ex-marito per i lavori fatti in casa dal 2007 al 2013. Secondo il tribunale l'uomo ha risparmiato in quel periodo per «il servizio domestico retribuito cui ha dovuto poi ricorrere dopo la separazione». «Il lavoro per la casa sottolinea la corte è una forma di contributo alle spese familiari» e costituisce «un titolo per ottenere una compensazione» al momento della separazione.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Aprile 2017, 19:45
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