Preso di mira dai bulli diventa anoressico
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Preso di mira dai bulli diventa anoressico ​e lascia la scuola: oggi è un bodybuilder

di Federica Macagnone
La vita di Perry Andrews sembrava andata in fumo a 16 anni. Quando oggi, a 24, si guarda indietro gli sembra impossibile essere riuscito a risalire la china cercando di recuperare quello che anni di bullismo gli hanno tolto.







Vive il presente come un sogno e ancora non riesce a credere di essersi lasciato alle spalle le violenze dei suoi compagni di scuola, gli insulti e l'anoressia. Oggi è un uomo nuovo, ha ripreso in mano la sua vita, il suo peso è tornato a essere normale ed è diventato un bodybuilder. Soprattutto ha imparato che con la forza di volontà tutto è possibile, anche superare limiti che sembravano invalicabili, anche uscire da una malattia che gli ha distrutto l'esistenza.



Per Perry, di Cardiff, nel Galles, il calvario è iniziato in adolescenza. «Alle elementari ero il classico secchione – racconta il ragazzo – ero il più bravo della classe, ero il primo a entrare e l'ultimo a uscire dall'aula. In poco tempo mi presero di mira. Ero il bambino di cui prendersi gioco». Tuttavia la situazione è precipitata una volta entrato alle scuole superiori. I bulli erano diventati più violenti, lo insultavano, lo picchiavano, lo deridevano davanti a tutti quotidianamente.



E mentre gli atti di bullismo si intensificano, i nervi di Perry hanno iniziato a cedere. «Mi sono chiuso a riccio, avevo pochi amici anche loro vittime dei bulli e ho iniziato ad andare male a scuola» ha raccontato il ragazzo. Alla disperazione è subentrata la paura, alla paura la voglia di lasciarsi andare. E così, ha iniziato a rifiutare il cibo e a perdere peso a vista d'occhio: in poco tempo Perry è caduto nel vortice dell'anoressia. Non ha mai confessato ai suoi genitori il suo disagio fino a quando, non avendo più le forze per reggersi in piedi, si è rifiutato di continuare gli studi e a 16 anni ha lasciato la scuola. Prima i bulli e poi la malattia lo avevano sconfitto: in quell'anno, nonostante il metro e 80 di altezza, Perry è arrivato a pesare appena 45 chili. «Non mangiavo più nulla. Quando mia madre non mi guardava buttavo il cibo nella spazzatura».



La stanchezza condizionava le sue giornate, non era motivato a fa nulla e soffriva di una terribile insonnia. «Avevo toccato il fondo. Solo allora ho capito che dovevo reagire». Perry si è rimesso in piedi e si è cercato un lavoro. La svolta della sua vita è arrivata un giorno davanti a un'edicola. «Ho visto un uomo in copertina, aveva un corpo sano e muscoli in vista. Volevo essere lui». E così Perry ha cambiato vita. Ha ricominciato a mangiare, si è iscritto in palestra e ha iniziato a seguire un regime alimentare adeguato. Nel giro di un anno ha messo su 12 chili e il suo corpo si è trasformato. Oggi è un bodybuilder e pesa 76 chili. La bassa autostima l'ha abbandonato ed è consapevole di se stesso. Gli anni del bullismo oggi sembrano lontani anni luce.



«Solo un anno fa ho avuto il coraggio di chiedere per la prima volta a una ragazza di uscire e ha accettato – ha raccontato Perry – Lei mi aiuta a ricordare da dove sono venuto e dove sono arrivato. Mi motiva e io mi sento un'altra persona». Adesso i problemi, le incertezze e le insicurezze fanno parte di un capitolo chiuso. «Io ho già vinto. Nella vita ho imparato che non bisogna mollare mai».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Novembre 2014, 10:46