"Anna Frank non è morta quel giorno".
Da uno studio la verità, 70 anni dopo

"Anna Frank non è morta quel giorno". Da uno studio la verità, 70 anni dopo
AMSTERDAM - Anna Frank, la giovane ebrea autrice di uno dei libri più celebri di tutto il mondo scritto mentre si nascondeva dai nazisti, morì nel lager di Bergen-Belsen almeno un mese prima di quanto si pensasse.

La Fondazione Anna Frank di Amsterdam, nel 70esimo anniversario dalla sua scomparsa, pubblica i dati di una nuova ricerca e le testimonianze di quattro sopravvissuti mettendo in discussione la data ufficiale della morte della ragazza.



NUOVA DATA Anna Frank e la sorella Margot morirono di tifo nel 1945, ma dopo la guerra, la Croce Rossa aveva stabilito che le due sorelle erano morte nel mese di marzo e le autorità olandesi fissarono il 31 marzo come data ufficiale per le commemorazioni.

L'indicazione del febbraio 1945 come nuova data per la morte di Anna Frank è stata raggiunta attraverso le testimonianze di alcuni sopravvissuti ed esaminando gli archivi della Croce Rossa, dell'International tracing service di Bad Arolsen e del memoriale di Bergen Belsen.



MORTE DI TIFO La Fondazione, che gestisce la casa-museo di Amsterdam, cita le testimonianze di quattro sopravvissuti secondo i quali Anna e Margot mostrarono i primi sintomi del tifo che le avrebbe uccise fin dalla fine del gennaio del '45. "La maggior parte delle morti per tifo avviene circa 12 giorni dopo la comparsa dei primi sintomi", afferma il nuovo studio che conclude: "è pertanto improbabile che le due sorelle siano sopravvissute fino alla fine di marzo".
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Aprile 2015, 18:05
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