Ocse, pressione fiscale record:
colpa delle tasse locali

Ocse, pressione fiscale record: ​colpa delle tasse locali
MILANO - Sono state soprattutto le addizionali locali ad appesantire nel 2014 il peso della tassazione sui salari in Italia. A spiegarlo è Maurice Nettley, economista dell'Ocse responsabile del rapporto 'Taxing Wages' che per un lavoratore 'single' con una retribuzione media registra un aumento del cuneo fiscale nella Penisola al 48,2%, 0,4 punti in più del 2013. È uno dei livelli più alti tra i Paesi industrializzati. «Per due terzi l'incremento deriva dalla tassazione da parte degli enti locali, che è salita nel corso dell'anno», spiega Nettley in un colloquio con Radiocor.



I dati Ocse non registrano invece l'impatto del bonus degli 80 euro introdotto lo scorso anni dal Governo Renzi, perchè è andato a beneficio dei salari sotto la media, mentre i capitoli del rapporto diffusi oggi si concentra sulla retribuzione media. Per vederne gli effetti bisognerà quindi aspettare il resto dello studio che prenderà in considerazione anche le fasce di retribuzione sopra e sotto la media e che sarà pubblicato nelle prossime settimane. In Italia l'aumento della tassazione è ancora più visibile sulle famiglie monoreddito con due figli, con un incremento del cuneo fiscale al 39% dal 38,5%, dato quest'ultimo rivisto al rialzo dal 38,2% annunciato lo scorso anno.



Oltre che alle varie addizionali locali, l'incremento del cuneo è legato al fatto che la crescita dei salari è stata più rapida rispetto alle agevolazioni e agli sgravi fiscali, spiega Nettley.
Un fattore quest'ultimo comune all'intera area Ocse, dove il cuneo fiscale medio è salito di 0,1 punti al 36% «sebbene nessun Governo abbia aumentato l'aliquota di imposta personale sul lavoratore medio». Nel 2014 solo 7 Paesi hanno aliquote maggiori rispetto al 2010 e sei Paesi le hanno ridotte, sottolinea Nettley. L'aumento avvenuto nel 2014, del resto segue quelli di 0,2, 0,1 e 0,5 punti percentuali avvenuti nei tre anni dal 2010. Tra il 2007 e il 2010 invece il peso di tasse e contributi previdenziali era calato dal 36,1% al 35,1% medio nell'Ocse. «In generale le tasse sui salari stanno aumentando da quattro anni. C'è stato un calo del cuneo fiscale immediatamente dopo la crisi finanziaria, perchè i Governi hanno ridotto le aliquote fiscali per stimolare l'economia, ma da allora il cuneo è risalito e ora siamo ai livelli del 2008, prima della crisi», conclude Nettley. In effetti, nel 2008 la media Ocse era del 36,1%, esattamente come nel 2014. In Italia, invece, dall'inizio della crisi la tassazione non ha fatto che aumentare e il cuneo fiscale è passato dal 46,6% del 2008 all'attuale 48,2%.

Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Aprile 2015, 12:50
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