Lavoro, la speranza: in calo i licenziamenti,
aumentano i contratti a tempo indeterminato

Lavoro, un barlume di speranza: in calo i licenziamenti. Aumentano i contratti a tempo indeterminato -Leggi i dati
ROMA - Dopo mesi e mesi di cattive notizie, arriva finalmente un barlume di speranza per i giovani italiani, soprattutto per precari e disoccupati. Il Ministero del Lavoro ha infatti reso pubblici alcuni dati sulle assunzioni e sui contratti nel nostro Paese.



NUOVI RAPPORTI IN AUMENTO Nel secondo trimestre dell'anno il Sistema Informativo delle Comunicazioni Obbligatorie ha registrato 2.651.648 avviamenti di nuovi rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato, 80.590 in più rispetto al secondo trimestre del 2013 (+3,1%), rende noto il ministero del Lavoro in un comunicato.



Il 75% circa delle assunzioni registrate si concentra nel settore dei Servizi (1.976.783 unità) comparto che, rispetto allo stesso trimestre del 2013, acquista il 3,4% dei contratti avviati. Da rilevare l'incremento delle nuove contrattualizzazioni nell'Industria in senso stretto (+13,4%) che guadagna 22.762 assunzioni in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre continuano a scendere gli avviamenti nel comparto delle Costruzioni (-3,4%).



Su base tendenziale, si registra l'incremento del numero dei contratti avviati a tempo indeterminato (+1,4%, pari a 5.416 unità), dei contratti a tempo determinato (+3,9% pari a 68.537 unità) e dell'apprendistato (+16% pari a 11.395 nuove attivazioni) mentre restano sostanzialmente invariate le collaborazioni.



Rispetto al secondo trimestre 2013, le attivazioni aumentano in tutto il Centro-Nord, in particolare nelle regioni settentrionali dove il numero delle nuove contrattualizzazioni cresce del 7,3% (circa 71 mila nuovi avviamenti in più), nel Mezzogiorno si registra una leggera flessione delle attivazioni pari a -864 unità su base tendenziale. Considerando il genere dei lavoratori, 1.308.593 contratti di lavoroavviati hanno riguardato le donne, un dato che, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, segna un incremento dell'1,8% (circa 23 mila contratti in più) l'aumento dei nuovi contratti femminili è stato piuttosto accentuato nelle regioni del Nord Italia (+6,4%) tuttavia ha segnato valori negativi al Centro (-1,2%) e nel Mezzogiorno (-0,9%).



Circa il 75% delle assunzioni registrate si è concentrato nel settore dei Servizi (1.976.783 unità), mentre nell'Agricoltura e nell'Industria il volume di contrattualizzazioni è risultato pari a, rispettivamente, 332.991 (il 12,6%) e 341.874 (il 12,9%) unità. Dopo una congiuntura economica particolarmente negativa per il comparto, nel II trimestre 2014 l'Industria registra un incremento del volume dei contratti avviati rispetto al II trimestre del 2013, pari a +5,4%; in particolare è l'Industria in senso stretto a realizzare l'incremento più significativo: +13,4%, mentre le Costruzioni riducono il volume di nuove contrattualizzazioni del 3,4% sull'anno precedente. Il settore dei Servizi fa registrare un aumento del numero delle assunzioni del 3,4% che si traduce in 65.630 nuovi rapporti dilavoro attivati.



ASSUNZIONI A TEMPO PER IL 70% Il 70% circa delle assunzioni effettuate nel II trimestre 2014 è stato formalizzato con contratti a tempo determinato (1.848.147 unità), il 15,2% con contratti a tempo indeterminato (403.036 unità) il 5,8% con contratti di collaborazione (153.313 unità). I rapporti di apprendistato sono 81.954, pari al 3,1% del totale.



Su base tendenziale, si segnala l'incremento sostenuto dei contratti di apprendistato, +16,1% ovvero 11.395 nuovi contratti nell'anno di riferimento e delle nuove contrattualizzazioni a tempo indeterminato (+1,4% pari a 5.416 unità). Continuano la crescita degli avviamenti formalizzati con 'tempo determinatò (+3,9%, equivalente a +68.537 nuovi rapporti di lavoro) mentre restano ferme le collaborazioni e decrescono le 'Altre tipologie di contrattò (-2,8%). Per la prima volta da due anni tornano a crescere i nuovi contratti a tempo indeterminato: +1,4% pari a 5.416 unità nel secondo trimestre.



LICENZIAMENTI IN CALO Nel secondo trimestre del 2014 si conferma il trend contrattivo dei licenziamenti (-8,6% pari a -18.826 unità) e delle dimissioni (-4,3% pari a -15.236 unità). Diminuiscono fortemente, su base tendenziale, le cessazioni per 'cessazione di attività' (-26,8% pari a -6.752 unità). Nell'ultimo trimestre disponibile sono state registrate 2.430.187 cessazioni di rapporti di lavoro, 1.297.638 hanno riguardato donne e 1.132.549 hanno riguardato uomini. Nel periodo di riferimento il numero dei rapporti di lavorocessati aumenta di 7.176 unità (lo 0,3%) la quota maggiore dei quali ha riguardato uomini (5.512 unità). L'analisi territoriale mostra un tasso di crescita del volume di cessazioni nell'area settentrionale del paese (+2,1%), mentre scendono nel Mezzogiorno (-0,9%) e nel Centro (-1%) d'Italia.



Il numero di rapporti di lavoro che terminano alla naturale scadenza rappresenta oltre il 67% del totale cessazioni ed è pari a 1.639.478 unità, in aumento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2013. Nel trimestre in osservazione si evidenzia in particolare la riduzione, di quasi il 27%, delle cessazioni per «chiusura attività», la contrazione delle cessazioni per dimissioni (complessivamente 343.203 unità in calo del 4,3% rispetto al II trimestre dell'anno precedente) e delle cessazioni per licenziamento (199.186 unità, in diminuzione dell'8,6%).
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Settembre 2014, 09:40
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