Stress test, la Bce boccia 25 banche europee.
Maglia nera anche per Carige e Mps

MILANO - Si chiamano “stress test” e sono una simulazione per verificare quanto un ipotetico peggioramento della situazione economica nazionale e continentale si può riflettere sugli istituti di credito. Ieri sono arrivate le pagelle della Banca centrale europea: 25 istituti su 131 non hanno superato l'esame sulla base dei bilanci 2013.





Sono nove le banche italiane finite dietro la lavagna con un ammanco complessivo di 9,7 miliardi: nessuno peggio di noi. Eccole: Montepaschi, Carige, Credito Valtellinese, Banco Popolare, Popolare di Milano, Popolare di Sondrio, Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Popolare Emilia Romagna. La Bce ha concesso però un esame di riparazione, considerando le misure di rafforzamento messe in campo nel primo semestre 2014: delle 25 iniziali, 12 hanno già coperto l'ammanco con aumenti di capitale per un totale di 15 miliardi.



Alla fine le bocciate senza appello sono rimaste 13 in Europa e 2 in Italia: il Monte dei Paschi e la Carige. Per la banca senese la carenza è di 2,11 miliardi di euro, per l'istituto genovese è di 814 milioni. Promosse a pieni voti Unicredit e Intesa San Paolo.



Tutte le banche che presentano ammanchi di capitale - specifica la nota della Bce - «devono preparare piani di ricapitalizzazione entro due settimane dall'annuncio dei risultati». Cioè da ieri. La Carige ha già annunciato un aumento di capitale tra i 500 e i 650 milioni, mentre Siena sottoporrà un piano di rafforzamento patrimoniale alla Banca d'Italia e alla Commissione Ue.



Bankitalia ci tiene a sottolineare che i risultati «confermano la solidità complessiva del sistema bancario italiano», anche perché gli stress test sono stati particolarmente severi per il nostro Paese: gli analisti di Francoforte hanno ipotizzato uno scenario di grave recessione per l'intero triennio 2014-2106, che porterebbe al collasso l'economia italiana.

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Ottobre 2014, 07:50