Riaperture, la Campania si adegua ma De Luca ordina più controlli nelle stazioni e sulle isole
di Carlo Porcaro
Le linee guida sui trasporti ferroviari le ha dettate direttamente Roma. A Napoli verranno valutate con attenzione perché già oggi si prevedono treni pieni: in generale sono diventate 80 le Frecce (6 in più a quelle annunciate fino a domenica), 48 gli Intercity e 4653 le corse regionali in circolazione in tutt'Italia. La misurazione obbligatoria della temperatura nelle stazioni dell'Alta Velocità ferroviaria per tutti i passeggeri dei treni a lunga percorrenza è la principale novità introdotta nel Decreto firmato dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. Nel caso sia rilevata una temperatura corporea superiore a 37,5°C non sarà consentito l'accesso a bordo del treno anche se i viaggiatori in arrivo alle stazioni ferroviarie di Napoli, Napoli- Afragola, Salerno, Benevento, Caserta, Aversa, Battipaglia, Capaccio- Paestum, Agropoli, Vallo della Lucania, Sapri, già dovevano sottoporsi alla rilevazione della temperatura corporea, e in caso di temperatura pari o superiore a 37,5 °C, a test rapido Covid-19 secondo le modalità organizzate presso le singole stazioni, caselli o altri luoghi. A Palazzo Santa Lucia c'era da prorogare l'ordinanza emessa lo scorso 18 maggio, la numero 46 che già stabiliva fino al 2 giugno per chi proveniva da altra Regione l'obbligo di: comunicare l'arrivo al Dipartimento di prevenzione della Asl territorialmente competente, al Comune di residenza, domicilio o dimora di destinazione, nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta, ove appartenenti al Servizio Sanitario della Regione Campania; di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza; gli esercenti di società o servizi di noleggio di autoveicoli con sedi operative nel territorio regionale già avevano l'obbligo di comunicare i soggetti.
Il governatore ha provato a guardare al futuro con moderato ottimismo, ma soprattutto con tanto realismo. «Occorre fare in modo che questa nuova fase sia un'occasione per far crescere i valori di unità e solidarietà nazionale, di impegno totale per il rilancio dell'economia e del lavoro, per il sostegno a chi è stato duramente colpito dalla crisi in corso», la sua linea. Col Governo ha litigato sin dall'inizio, ai tempi della Fase 1 ha spesso anticipato i divieti poi stabiliti anche da Roma per tutt'Italia, per l'inizio della Fase 2 avrebbe posto più paletti di quelli presenti. Insomma, la Campania come territorio autonomo, che si è salvato da solo in primis grazie al senso civico dei suoi cittadini che hanno rispettato il lockdown salvo qualche eccezione. Se tutto sarà sotto controllo, la Campania si avvia alla Fase 3.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Giugno 2020, 07:30
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