Il virus «ecomafia» continua a contaminare la Campania, prima regione italiana con quasi cinquemila reati ambientali, 15 al giorno, nell'anno 2020. È la fotografia scattata da Legambiente che ha presentato ad Avellino «Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Campania». In particolare, mentre si registra una flessione degli illeciti rispetto al 2019, 92 in meno, sale il numero delle persone denunciate, +15,5%, degli arresti, 50, più che raddoppiati, e dei sequestri, 131 in più nel corso del 2020.
Il valore dei beni sequestrati ammonta a 25 milioni di euro. Insieme con imprenditori, funzionari e amministratori collusi, secondo Legambiente sarebbero almeno 90 i clan attivi nelle filiere analizzate: dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dai traffici animali allo sfruttamento delle energie rinnovabili. La Campania conquista anche il primato nazionale in quanto a episodi di corruzione in ambito ambientale. Da ottobre 2020 a settembre 2021, sono state 65 le inchieste avviate dalla magistratura con 277 persone denunciate, 194 arrestate e 282 provvedimenti di sequestro.
Per quanto riguarda la provincia di Avellino, sono stati 655 i reati accertati di illegalità ambientale, il 12% sul totale della Campania.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Aprile 2022, 17:58
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