Israele, ecco i tre jet made in Usa che la IAF sta usando nei cieli di Gaza (e che possono cambiare la guerra)

L’arsenale delle forze aeree Israele è uno dei più potenti al mondo e comprende versioni personalizzate di aerei da combattimento fabbricati negli Stati Uniti come F-15, F-16 e F-35

Israele, ecco i tre jet made in Usa che la IAF sta usando contro Gaza (e che possono cambiare la guerra)

L’arsenale delle forze aeree Israele è uno dei più potenti al mondo e comprende versioni personalizzate di aerei da combattimento fabbricati negli Stati Uniti come F-15, F-16 e F-35. L’aeronautica israeliana (IAF) sta conducendo un’incessante campagna aerea contro Hamas, con attacchi nella Striscia di Gaza a partire dagli attacchi terroristici del 7 ottobre. Gli Stati Uniti hanno dato a Israele più sostegno militare e aiuti di qualsiasi altro paese straniero, anche se inizia ad esserci preoccupazione per gli attacchi senza precedenti che le Forze di Difesa Israeliane stanno lanciando. Nel novembre 2023, il Congresso ha approvato un disegno di legge per inviare 14,3 miliardi di dollari in aiuti di emergenza a Israele, che si aggiungono al sostegno militare fornito subito dopo gli attacchi del 7 ottobre. Non c’è solo la campagna aerea contro Gaza: i militari hanno anche preso di mira i nascondigli di Hezbollah nel sud del Libano.


Nella campagna aerea contro Gaza, un ruolo chiave è quello dell’F-15I Ra’am, noto anche come Thunder. Il suo design è basato sull’F-15E Strike Eagle, ma è più grande e capace di trasportare più armi. L’F-15 ha anche una portata maggiore rispetto agli altri due aerei da combattimento che compongono la flotta aerea israeliana, motivo per cui l’IAF definisce l’F-15I il suo aereo strategico. Hamas non dispone delle difese aeree e dei missili a spalla necessari per fronteggiare gli aerei israeliani: sta cercando di contrattaccare con missili terra-aria, droni e agguati estemporanei attraverso una rete di tunnel sotterranea.

Poi c'è l’F-35, americano: Israele è finora l’unico paese ad utilizzarlo in situazioni di combattimento.  A spiegare l’importanza dei caccia nel conflitto è Marillyn A.

Hewson, Ceo di Lockheed Martin, un’impresa statunitense attiva nei settori dell’ingegneria aerospaziale e della difesa: «Con la tecnologia C4I integrata nell’Adir, l’F-35 è fondamentale». E Ancora: «I jet possono volare in quella che chiamiamo “modalità Bestia”, trasportando fino a 18mila libbre di ordigni interni ed esterni, in un mix che può includere armi da 5.000 libbre». L’F-35 è un caccia di quinta generazione prodotto da Lockheed Martin e del quale Israele ha realizzato una propria variante, soprannominata Adir, o Mighty One. Maya Carlin, analista del Center for Security Policy, ha spiegato che è stata consentita la produzione in Israele «di sofisticati set di elmetti e ali da parte della sua stessa industria della difesa, pagati con l’aiuto militare degli Stati Uniti. La variante F-35I può essere modificata esternamente dall’aeronautica israeliana, che ha anche accesso all’architettura digitale avanzata del jet, compresi i suoi sistemi di comunicazione, suite di guerra elettronica e sorveglianza, hardware di controllo della missione».

Come l’F-35I, anche l’F-16I Sufa presenta alcune modifiche specifiche studiate per Israele: è dotato di serbatoi di carburante con capacità aumentata, consentendo di utilizzare le stazioni di stoccaggio interne delle ali per armi aggiuntive, e ha anche un sistema di guerra elettronica più avanzato.


Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Gennaio 2024, 17:55
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