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Tuttavia erano sollecitati a valutare la firma della liberatoria in modo da garantire «diversi vantaggi» ad altri pazienti: autorizzando amici, parenti e GP (medici di famiglia) a «non chiamare il numero delle urgenze 999» in caso di emergenza dovuta a coronavirus o ad altro per consentire «alle scarse ambulanze disponibili di essere concentrate nel soccorso di persone più giovani e più in salute», quindi «con maggiori chance» di sopravvivenza. «Dobbiamo essere franchi e realisti», scrivevano i responsabili dell'ambulatorio in termini utilitaristici. Parole che hanno dato ad alcuni pazienti la sensazione di essere considerati «senza valore». E hanno causato «grande angoscia» nei familiari di persone come Elizabeth John, malata di cancro a uno stadio avanzato, una dei destinatari venuta allo scoperto per denunciare l'accaduto. Fino alla decisione del Llynfi Surgery di ritirare tutto e chiedere pubblicamente scusa, «senza riserve», seppure solo dopo la rivelazione della vicenda da parte del Guardian a una platea nazionale.
A GP surgery in Maesteg has apologised after asking patients with life limiting illnesses to sign a 'do not resuscitate' form amid the coronavirus crisis #CapitalReports pic.twitter.com/IAhW34VK2P
— Capital Wales News (@CapitalWALNews) April 1, 2020
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Aprile 2020, 00:39
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