Da una parte, a Gomel, le due delegazioni russe e ucraine hanno iniziato oggi i colloqui per una trattativa. Dall'altra ci sono le bombe. E secondo funzionari di Kiev non si tratta di bombardamenti comuni. Mosca avrebbe attaccato Kharkiv, seconda città più grande dell'Ucraina, utilizzando le "cluster bomb" contro aree civili, ovvero le bombe a grappolo severamente vietate dalla convenzione di Oslo. Per la comunità internazionale questo è definito un «crimine di guerra».
«Decine di civili sono stati uccisi e centinaia di altri feriti durante i pesanti bombardamenti russi della città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale». Ha reso noto su Facebook Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni di Kiev. Le truppe di Mosca, aggiunge, hanno bombardato le aree residenziali con missili Grad. «Il mondo intero deve vedere questo orrore! Morte agli occupanti!», ha concluso.
Bombe a grappolo su Kharkiv
La Russia sembra quindi aver usato le bombe a grappolo indiscriminatamente su aree civili nell'est dell'Ucraina che fin qui avevano resistito all'invasione di Vladimir Putin. Kharkiv, che ha assistito ad alcuni dei combattimenti più pesanti della guerra fino ad ora, è stata colpita da razzi lanciati dalle postazioni russe. Su twitter sono numerosi i video che hanno testimoniato quanto avvenuto. Una fonte militare ha confermato a MailOnline che si trattava senza dubbio di cluster bomb. «Il BM-21 Grad è un sistema di razzi a lancio multiplo utilizzato per 'area denial', sganciando bombe a grappolo su un'area concentrata», ha affermato l'esperto. «Viene usato principalmente sulle truppe nemiche prima di un'offensiva. Usato contro i civili, non è solo un crimine di guerra, ma ha un solo scopo: diffondere terrore e allarme tra la popolazione civile».
Amnesty: bombe a grappolo contro un asilo
Amnesty International ha potuto confermare che «la mattina del 25 febbraio un razzo contenente bombe a grappolo ha colpito un asilo nella città di Okhtyrka, nell'Ucraina nordorientale, uccidendo tre persone, tra cui un bambino, e ferendo un altro bambino.
Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Marzo 2022, 06:48
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