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Una ragazza su 5 ha subito scenate di gelosia per il suo abbigliamento o per essere stata troppo espansiva con altre persone, a detta del fidanzato. Infine, il 17% dei ragazzi controlla di frequente lo smartphone della fidanzata, per verificare messaggi e chiamate.
In 3 casi su 4, la ragazza decide di perdonare questi comportamenti. «Viviamo in una società pervasa dalla violenza di genere. Che sia fisica, psicologica o nella subdola forma della discriminazione, sul lavoro come nella società. I giovani replicano le strutture comportamentali a loro famigliari, e se queste implicano la violenza, è molto probabile che diventeranno persone violente – commenta l’avvocato Valentina Ruggiero, esperta in diritto di famiglia, per molti anni avvocato di Telefono Rosa – La recente legge detta Codice Rosso ha introdotto nuovi e importanti strumenti a tutela delle donne vittime di violenza, ma resta un problema culturale. Dobbiamo educare al rispetto le nuove generazioni, far capire loro cosa sia giusto, affinché non replichino gli errori dei loro genitori».
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Un tema, quello della violenza tra giovani, affrontato nel libro uscito qualche mese fa di Maura Manca, psicoterapeuta e presidente dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza: “Ragazzi violenti. Un viaggio nelle menti di vittime e aggressori”. Manca ha dato voce ai protagonisti. «Nei racconti del libro - ha spiegato - emerge chiaramente il ruolo fondamentale giocato dagli adulti, sia genitori che insegnanti, troppo spesso presenti nel modo meno corretto. I ragazzi hanno bisogno di punti di riferimento e di adulti che li contengano emotivamente; invece si ritrovano a vivere in un contesto povero di valori, dove scuola e famiglia, le principali agenzie educative, piuttosto che collaborare ed essere alleate, sono spesso in conflitto e non danno più stabilità».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Novembre 2019, 12:14
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