Milano, movida sorvegliata speciale: giro di vite del prefetto sugli assembramenti del weekend

Milano, movida sorvegliata speciale: giro di vite del prefetto sugli assembramenti del weekend

di Simona Romanò

Controlli a tappeto da domani e pattuglie ben visibili nei quartieri della movida e dello struscio per tutto il primo weekend in giallo. I milanesi hanno riacquistato un po’ di libertà, ma non significa un fine settimana di “liberi tutti” e di addio alle misure di prevenzione anti-contagio, com’è accaduto domenica scorsa alla Darsena, con la folla sulle sponde, sebbene la città fosse ancora arancione.

È il messaggio che, in buona sostanza, arriva dalla prefettura, con il prefetto Renato Saccone che ha predisposto una stretta contro i “disubbidienti” delle regole anti-Covid: poliziotti, carabinieri, finanzieri e ghisa sono stati chiamati, ieri, durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza, a intensificare, da domani, le ispezioni nei locali e i pattugliamenti lungo le strade, nei luoghi solitamente di ritrovo, non solo dei giovani, ma anche delle famiglie. Sono sorvegliati speciali piazza Duomo e le vie del centro, i Navigli, corso Garibaldi e corso Como, le Colonne di San Lorenzo, l’Arco della Pace, CityLife: in tutti questi punti caldi della città gli agenti e i militari verificheranno il rispetto dell’orario di chiusura di bar e ristoranti, il numero di clienti in rapporto alla capienza, l’uso corretto di mascherine e la presenza di eventuali assembramenti fuori dagli esercizi nonché nelle vie limitrofe.

Anche la folla a passeggiare non è ben vista: ci sono meno restrizioni, i locali possono rimanere aperti con il servizio al tavolo possibile fino alle 18, ma resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 e il divieto di assembrarsi anche all’aperto. Le istituzioni richiamano tutti al senso di responsabilità, ma chi non ci arriva da solo sarà punito: sono 24 gli ultimi provvedimenti, con la chiusura di bar e negozi per 5 giorni, firmati dal prefetto per violazione delle norme Covid. La decisione di rafforzare i controlli è arrivata soprattutto per la paura che si ripetano le scene dello scorso weekend, quando ai Navigli e a Porta Nuova, era tornata la calca. La voglia di uscire aveva creato la ressa con i contatti troppo ravvicinati. E la mascherina anche semi abbassata o calata. Gesti da condannare, perché facilitano i contagi. A creare preoccupazione sono anche le feste private organizzate in casa, sempre segnalate dai vicini: sono numerosi gli interventi già effettuati dalle forze dell’ordine da inizio anno.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Febbraio 2021, 06:00
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