Liste d’attesa, ripartono tutte le visite di controllo: ecco quali saranno criteri e procedure
di Maria Teresa Bianciardi
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A fine aprile invece, il servizio sanitario ha deciso di riattivare a partire da giugno le prestazioni di tipo D e P, insieme con il percorso di presa in carico previsto dalle delibere di giunta regionale per le patologie croniche. «È stato chiesto ai professionisti (cardiologi, oncologi, neurologi), di richiamare i propri pazienti i cui follow-up, se non urgenti, erano stati sospesi nella riprogettazione dei servizi attuata per far fronte all’emergenza», scrive la Regione Marche. La decisione è stata assunta dai tecnici della sanità e dal Gores di concerto con le direzioni generali aziendali degli enti del Servizio sanitario regionale e con le principali organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale. «Tutto ciò - afferma la dirigente del servizio Sanità della Regione Marche, Lucia Di Furia - comporta un necessario rodaggio delle nuove agende, che potrà protrarsi ancora per alcune settimane. Nulla è più come in era pre Covid. Le scelte relative ai tempi di ripartenza e alle misure organizzative, effettuate con i principali prescrittori ed unici interlocutori a mio avviso competenti, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, sono state compiute con la finalità di evitare un atteggiamento burocratico ed automatico di rimessa in coda delle situazioni sospese, valutando caso per caso i pazienti per verificare se nel periodo Covid le necessità assistenziali fossero cambiate».
Il rischio infatti era di trovarsi di fronte a diverse situazioni: pazienti le cui indagini cliniche erano state comunque evase nei tre mesi precedenti, registrate al Cup come D o P, ma che poi, per il lungo trascorrere del tempo ed il bisogno assistenziale emergente si sono trasformate in urgenti (U) o brevi (B). Oppure pazienti Covid 19 positivi che hanno avuto bisogno di ricoverarsi ed i cui approfondimenti diagnostici anche non direttamente legati al Covid sono stati effettuati nel corso del ricovero. «Infine - spiega la dottoressa Di Furia - pazienti non Covid 19 che hanno avuto bisogno di ricoverarsi per problemi clinici di emergenti e urgenti, anche legati al motivo per cui era stata richiesta la prestazione ambulatoriale». Ma il ritorno alla normalità sarà comunque lento visto che attualmente visite e diagnostica strumentale, condotte in sicurezza, possono risentire di una tempistica diversa.
«È il tempo di soluzioni avanzate e innovative - aggiunge Massimo Magi, segretario Regionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) Marche - di maggiore modernità e prossimità dell’assistenza, come ad esempio la prescrizione e la immediata prenotazione delle prestazioni nello studio del medico di famiglia, che garantisce al cittadino di avere tempestivamente e senza ulteriori attese, o spesso inutili passaggi, l’appuntamento per le necessarie visite ed esami diagnostici prescritti dal proprio medico. Questa soluzione è già presente nei programmi informatici dei medici di famiglia e potrà essere applicata a breve, poiché è imminente l’avvio della sperimentazione sulla prenotazione nei loro studi».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Giugno 2020, 03:35
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