Il finto fisioterapista nega le accuse di abusi sessuali

Il finto fisioterapista nega le accuse di abusi sessuali

di Elena Ganelli

TRIBUNALE

Ha negato tutte le contestazioni in particolare quelle relative ai reati più gravi vale a dire le violenze sessuali su alcune donne sue pazienti, una delle quali addirittura minorenne, mentre svolgeva abusivamente l’attività di fisioterapista nella palestra gestita in centro a Fondi. Biagio Marsella, 29enne finito agli arresti domiciliari una settimana fa, ieri mattina è stato ascoltato dal giudice Giuseppe Cario e nel corso dell’interrogatorio di garanzia ha respinto le accuse proclamandosi estraneo ai fatti. Assistito dagli avvocati Alfonso Falcone e Maria Letizia Bortone, ha risposto alle domande del magistrato. Il giovane, personal trainer e wellness coach secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Guardia di finanza e dalle dichiarazioni di quattro donne che si erano rivolte a lui per alcuni trattamenti sarebbero state sottoposte a palpeggiamenti invasivi e non consensuali, mentre in un caso è stato addirittura consumato un rapporto completo. Il tutto durante trattamenti di fisioterapia, crioterapia e pressoterapia, all’interno di un locale della palestra allestito appositamente.

Dalle indagini è emerso inoltre che Marsella svolgeva l’attività professionale di fisioterapista, appunto, «in assenza dei prescritti titoli di studio, della prevista abilitazione e della necessaria iscrizione all’albo». Tanto che nell’ordinanza cautelare che lo ha fatto finire ai domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico è stata anche disposto il sequestro preventivo dell’Associazione sportiva dilettantistica di Fondi, adibita a palestra nella cui veste veniva esercitata l’attività professionale, risultata svolta in assenza dei prescritti titoli di studio, della prevista abilitazione e della necessaria iscrizione all’albo, nonché dei locali, attrezzature e impianti. Ieri mattina a conclusione dell'interrogatorio di garanzia i legali del 29enne hanno depositato della documentazione relativa ai titoli e alle abilitazioni professionali oltre ad una istanza con la quale chiedono la revoca della misura. Il gip Cario si è riservato di decidere all'esito del parere del pm.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Aprile 2024, 21:50
© RIPRODUZIONE RISERVATA