Visite ai congiunti fuori regione, verso ok spostamenti dal 18 maggio. Ma ad alcune condizioni

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di Diodato Pirone
Dal 18 maggio forse sarà possibile visitare i "congiunti" nelle Regioni confinanti con la propria a patto che abbiano pochi contagi. La novità dovrebbe essere contenuta nel decreto (attenzione, un decreto modificabile dal Parlamento non un Dcpm della presidenza del Consiglio) che dovrebbe essere varato entro la fine della settimana. Il decreto dovrebbe eliminare tutti i divieti di spostamento entro la propria Regione anche se - è ovvio -  bisognerà aspettare i prossimi dati sull'andamento dei contagi.

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Innanzitutto non sarà più necessario portarsi dietro il modulo di autocertificazione se non per i viaggi ancora vietati, e cioè quelli tra le Regioni che dovrebbero riprendere dal primo giugno ad eccezione della possibile deroga per visite ai parenti.

Nei confini regionali gli spostamenti dovrebbero essere liberi e sarà possibile recarsi anche nelle seconde case e vedere gli amici a patto di mantenere le regole di base: distanziamento e niente assembramenti. Dunque niente maxi-riunioni familiari.

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E' importante che questa regola venga seguita da tutti in particolare dai ragazzi perché è sempre possibile che i più giovani infettino involontariamente i nonni, le persone che corrono i maggiori pericoli, magari in incontri successivi.

Resta ferma al primo giugno la data più probabile per liberalizzare gli spostamenti tra Regioni. Fino ad allora si potrà lasciare la propria Regione (o quella nella quale si è deciso di restare durante il lockdown)  solo per lavoro, salute, urgenza o - se sarà permesso - per fare visita ai congiunti
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Maggio 2020, 10:39
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