Vi uccidiamo, dovete morire». Sembrava una scena in stile Gangs of New York. Se non fosse che i protagonisti erano dei ragazzini, arrivati allo scontro finale a bordo di un bus. Nichelino, cittadina alle porte di Torino, è stata teatro sabato sera di un regolamento di conti che ha visto coinvolti quasi duecento giovani, per lo più minorenni. In molti non avevano nemmeno 13 anni. Dietro sembrano esserci vecchi rancori. I ragazzi si erano dati appuntamento attraverso i social in piazza Aldo Moro, vicino al parcheggio di un supermercato. A scontrarsi circa duecento giovanissimi, la metà dei quali arrivati dal quartiere Barriera di Milano, alla periferia del capoluogo. Prima di raggiungere il luogo scelto per il regolamento dei conti, i ragazzi sono saliti sull’autobus della linea 35 e hanno attirato l’attenzione degli autisti, che hanno subito capito cosa stava per succedere. Così, intorno alle 20 sono partite le segnalazioni ai carabinieri. «Ci sono dei ragazzi armati di bastoni». «Sembra che vogliano picchiarsi, si stanno radunando, sono sempre di più». Una chiamata dietro l’altra. Nel frattempo, le bande rivali avevano già cominciato ad affrontarsi.
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L’organizzazione
Secondo le prime ricostruzioni, i giovani (alcuni di nemmeno 13 anni) si erano armati di bastoni e rami di alberi trovati per strada. Solo l’arrivo in forza dei militari ha permesso di disperdere le due fazioni, riuscendo a identificare quasi 60 minorenni. Su di loro si concentreranno ora le indagini che hanno l’obiettivo di capire i motivi che hanno portato le bande a organizzare la maxirissa. Sono anche stati sequestrati diversi cellulari: i filmati girati permetteranno di ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti e di identificare ulteriori partecipanti allo scontro. I due gruppi si sono ritrovati alle 19 nel parcheggio del supermercato Coop, in piazza Aldo Moro. È a quell’ora che al centralino del 112 sono arrivate le prime telefonate dai residenti della zona e tutti ripetevano la stessa cosa: «Ci sono tanti ragazzi qui sotto, venite a controllare». Il timore era che stesse per scoppiare un grandissimo parapiglia. Solo l’arrivo dei carabinieri ha appunto evitato che la situazione degenerasse.
L'attacco
Le bande si sono poi divise in piccoli gruppi che hanno continuato a cercare di malmenare i rivali.
Una scena che si ripete. Sabato sera a Nichelino è stato organizzato l’ennesimo regolamento di conti, sulla scia di quanto avvenuto un anno fa. E anche in questo caso il raduno ha funzionato grazie al tamtam sui social network. Un’abitudine che non si limita affatto al contesto torinese. Allargando il quadro al resto d’Italia, infatti, un episodio analogo si è verificato appena sabato pomeriggio a Padova, dove decine di giovani italiani e stranieri si sono dati appuntamento nel centralissimo Prato della Valle per affrontarsi in una rissa. La polizia è però venuta a saperlo ed è intervenuta prima che tutto avesse inizio, bloccando i giovani. Decine di ragazzi sono stati identificati e alcuni sono stati multati perché non indossavano la mascherina. Anche in questo caso sembra che ci fossero dei rancori precedenti tra le due fazioni.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Gennaio 2022, 08:38
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