[DATI #RIVISTI] #terremoto ML 3.6 ore 10:55 IT del 28-03-2019, Costa Marchigiana Picena (Ascoli Piceno) Prof=8Km #INGV_21941381 https://t.co/ckNjxMuUEN
— INGVterremoti (@INGVterremoti) 28 marzo 2019
Il terremoto di magnitudo 3.6 è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) a circa dieci chilometri dalla costa delle Marche, tra le province di Fermo e Ascoli Piceno, e alla una profondità di 8 chilometri. Delle repliche registrate fino alle 13,00, quattro hanno avuto una magnitudo maggiore o uguale a 3.0.
Protezione civile tranquillizza. La sequenza sismica che sta interessando dalla scorsa notte le località della costa fermana e picena delle Marche «è in linea con la sismicità dell'area, che non è a zero, ma è la più bassa della regione».
Lo dice David Piccinini, il direttore della Protezione civile della Regione Marche. «Non sono state avviate azioni di protezione civile - spiega - perché non ci sono state segnalazioni di danni. Qualche sindaco ha ritenuto opportuno sospendere le lezioni, ma si tratta di scelte che rientrano nelle competenze dei primi cittadini, i quali magari hanno anche valutato la situazione degli edifici scolastici». Pedaso, in provincia di Fermo, Cupramarittima e Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, i Comuni interessati, anche se le scosse sono state avvertite in altre località della costa. Piccinini esclude che ci siano collegamenti con attività di trivellazione in zona: «la profondità degli epicentri in mare va da 11 a 8 km, le perforazioni non vanno così a fondo»
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Marzo 2019, 16:28
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