Sottomarini e diritti sommersi: il caso dei 33 bambini arcobaleno a Padova

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di Barbara Gubellini

Ovunque, in questi giorni, sentiamo parlare dell’incidente del sottomarino dei poveri turisti miliardari curiosi del relitto del Titanic.

Intanto, però, qualcos’altro finisce “sommerso” e se ne parla un po’ poco: i diritti conquistati.

Mi riferisco alla decisione, della Procura di Padova, di impugnare ben 33 atti di nascita, dal 2017 ad oggi, e dichiarare illegittimi  i figli di due donne.

E’ avvenuto con 33 raccomandate e, da un giorno all’altro, la madre non biologica si è vista togliere ogni tiolo  ad esercitare il proprio ruolo di genitore.

Che cosa vuol dire? Beh, tanto per cominciare, che quella madre non biologica non potrà più prendere il bambino a scuola - se non con una delega -, non potrà partire con lui, andare a trovarlo se ricoverato in ospedale. La lista è lunga.

E che quel bambino dovrà cambiare cognome.

Perde diritti il genitore non biologico ma perde diritti anche quel bambino, il che – a mio parere - è ancor più grave.

La si può pensare come si vuole sull’ opportunità o meno di approvare le coppie omogenitoriali.

Quello che mi colpisce profondamente è, però, in questo caso, la retroattività.

Un bambino nato nel 2017 è un bambino che, oggi, ha sei anni, va alle elementari ed è ben cosciente di sé. Come puoi, dalla sera alla mattina togliergli uno dei due genitori che finora l’ha amato e cresciuto?

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Giornalista, autrice e conduttrice tv. Da anni realizza reportage di approfondimento su ambiente, sostenibilità e temi sociali. L'argomento che più la appassiona è la parità di genere. E' mamma di due bambini.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Giugno 2023, 15:13
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