Tiberis, la spiaggia di Roma sul Tevere oggi è solo topi e degrado

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di Michela Poi
Della piscina fuori terra, nemmeno l'ombra. Nessun pallone da beach volley, nessun campo da calcio, nessuna area dedicata agli amici a quattro zampe. Della Tiberis, la spiaggia sul Tevere che secondo la sindaca Virginia Raggi avrebbe dovuto essere la perla della Capitale, è rimasto unicamente lo scheletro. Inaugurata un anno fa all'ombra di Ponte Marconi, del progetto che il Campidoglio aveva promesso rimangono solo file di transenne pericolanti, tendoni vecchi, distese di erba incolta e spazzatura. Una vera e propria discarica a cielo aperto costata alle casse pubbliche 240mila euro.
 
 


«Abbiamo riqualificato una parte importante del fiume Tevere. Vi aspettiamo numerosi», aveva annunciato con fierezza il presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco all'epoca dell'inaugurazione. E tutto sembrava aver ridato speranza ai cittadini del Municipio VIII, che da anni combattevano con baracche e tendopoli e speravano di poter vivere finalmente giorni di sole e spensieratezza a bordo fiume. Da allora, il vuoto. Ciò che resta è un avviso sbiadito appeso ad un palo che annuncia l'apertura dell'area fino al 26 ottobre 2018. Una spiaggia fantasma nella quale a crescere sono solo erbacce e cumuli di sporcizia.

Mentre qui si cammina facendo lo slalom tra bottiglie vuote, plastica e qualche topo di fiume, in Francia anche quest'anno si è inaugurata la Paris Plage, la spiaggia urbana lungo la Senna. Dal 6 luglio i turisti si sono muniti di sdraio e lettini e tra cocktail, balli, concerti, pedalò e kayak, si stanno godendo il caldo e la vista. Neanche a dirsi, il confronto è impietoso. Come dice Giulio, 56 anni, netturbino da 11 mentre con fatica raccoglie sporcizia e foglie cadute a terra su Ponte Marconi: «Anche quest'anno, meglio la montagna».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Luglio 2019, 09:10
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