Stazione Birra a Roma, il club dove il rock è in progress

Stazione Birra a Roma, il club dove il rock è in progress

di Delfina Riccardi
Un palco immenso, circa ottanta metri quadrati, un impianto da trentamila watt e un nome che nel 2008 è diventato il titolo di un album live di Nada. Da vent’anni Stazione Birra è uno dei capisaldi della musica dal vivo a Roma. Il live club a sud della capitale offre cinquecento posti a sedere e circa mille in piedi, anche se, a maggio 2008, per i Ratti della Sabina si contavano più di 1500 persone. «Pensiamo in grande - racconta Tiziana Iorio Gnisci, a Stazione fin dagli albori ed oggi event manager. Il successo non si improvvisa. Nasce da un’organizzazione capillare, dallo studio e dalla conoscenza profonda di ciò che si propone. Rock, blues, o progressive hanno regole e esigenze diverse».


Tiziana Iorio Gnisci con Claudio Baglioni

Quattro lustri hanno visto sul palco tanti giganti: «Steve Hakett, Carl Palmer, Tony Levin, tutti concerti meravigliosi. Non dimentico Paul Gilbert, Steve Vai e Tommy Emmanuel, ma anche Tony Hadley, Southside Johnny e le voci dei Marillion, Fish e Steve Hogart». Anche le nuove leve hanno trovato spazio. «Dopo Sanremo giovani nel 2007, sostenemmo Fabrizio Moro con orgoglio e convinzione». Nel 2012 è passata di qui la PFM. «Notammo già allora una forte richiesta di progressive, la stessa che riscontriamo oggi e che ci ha spinto a dar vita alla rassegna Prog in Progress». Partita venerdì 6 aprile, la kermesse sta ospitando band che arrivano soprattutto dalla penisola scandinava grazie alla collaborazione di Sergio Lombardi. Questa sera tocca, invece, a Le Orme, pietra miliare e inossidabile punta di diamante del prog italiano. Ospite d’eccezione David Cross, violinista ex King Crimson.


David Cross

Stazione Birra è anche un birrificio. «Produciamo sei tipi di birra con metodi artigianali e ingredienti naturali. 
Le nostre ricette originali nascono da studio, passione ed esperienza e sono il risultato di tradizione e sperimentazione. Non pastorizzate né filtrate, sono tutte rifermentate in bottiglia, senza conservanti. A volte si trovano sul fondo lieviti esausti, segno di un processo produttivo naturale» spiega Tiziana Iorio Gnisci 

STAZIONE BIRRA via Placanica 172, Roma (Morena), 0679845959
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Aprile 2018, 15:21
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