Sequestrati i beni dei narcos di Tor Bella Monaca

Sequestrati i beni dei narcos di Tor Bella Monaca

di Emilio Orlando
Con seicento mila euro di guadagno al mese il narcotrafficante ventiseienne Alessandro Antonuccio e i suoi complici, avevano costruito un impero economico criminale. Quando venne arrestato a Tor Bella Monaca, insieme ad altri cinquanta spacciatori che facevano riferimento a lui come boss, la direzione distrettuale antimafia sequestrò anche i loro beni. Ieri, i carabinieri del nucleo investigativo di Frascati e quelli della stazione di Tor Bella Monaca, hanno notificato un provvedimento di confisca emesso dal tribunale per le misure di prevenzione. Il vorticoso giro d’affari messo su da Antonuccio, basato sul business della cocaina che veniva venduta in dosi in via dell’Archeologia 106, aveva permesso al capo piazza, di acquistare appartamenti, il negozio di parrucchiere “I Picasso” di via Aspertini, un internet point, autovetture, orologi e motociclette. Le società e le aziende erano intestate, fittiziamente, a David Longo, a Giulia Guarini, a Isabella Texeira, a Maira Salvatori che utilizzava un Porsche fiammante solo per accompagnare i figli a scuola. La sproporzione tra quanto dichiarato dagli indagati nelle dichiarazioni dei redditi e l’enorme valore dei beni che possedevano ha permesso l’applicazione della misura prevista dal codice antimafia. Nonostante fossero utilizzati prestanome e teste di legno, gli investigatori hanno quantificato in un totale di trecento mila euro tutto il patrimonio illecitamente accumulato dagli arrestati considerati un gruppo criminale violento che non esitava a sparare e a torturare chi non si piegava alla loro volontà. Il capo piazza, oggi condannato a 12 anni, quando era in libertà postava sui social il lusso e la ricchezza illecita che possedeva.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Giugno 2023, 08:33
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