Roma, tornano i ladri dei cassonetti gialli: a testa in giù per rubare gli abiti usati

Tornano i ladri dei cassonetti gialli: ecco la tecnica per rubare gli abiti usati

di Lorena Loiacono
Sarebbero dovuti essere anti-intrusione. Ma evidentemente non lo sono. I cassonetti gialli per la raccolta di abiti usati, dopo lo scandalo scoppiato nel 2015 e legato a traffici illeciti, da circa 4 mesi sono tornati sulle strade di Roma: ce ne sono 1500 in tutta la città e, secondo i programmi, avrebbero dovuto raccogliere gli indumenti usati ma comunque in buone condizioni da affidare a chi paga per averli. Per evitare che qualcuno si insinui in questa filiera, sono stati progettati per evitare intrusioni. A guardarli bene, lo sono: sembra impossibile infatti che qualcuno riesca anche solo ad infilare una mano nello sportello in cui si infilano i vestiti. Eppure a Roma si riesce a fare anche questo.

Roma, abbandona frigo in strada: la sindaca posta la foto su Facebook. «L'autore individuato e denunciato»



Una foto, scattata pochi giorni fa in piazza Don Bosco, ritrae una donna che, guardandosi intorno, tiene alzato lo sportello mentre un bambino, di circa 6 anni, resta infilato dentro al secchione per metà, per rovistare e portare via quel che c'è dentro. A dare un'idea di quanti anni possa avere quel bambino sono quelle due gambette che spuntano fuori dal bidone. È chiaro quindi che le ruberie sono ricominciate. Un'altra tegola sulla buona fede dei romani, che davvero non sanno più a chi credere neanche quando si parla di beneficienza. I cassonetti erano fuori uso da due anni, ritirati dal Campidoglio da quando le lunghe mani di Mafia Capitale avevano preso possesso di buona parte di quegli abiti usati smerciandoli all'estero, addirittura in Africa. Si parlò di un giro d'affari da 200 milioni di euro in tutta Italia. Dal 2016 quindi la raccolta dedicata ai vestiti usati era ferma, assente.
 
 


Tutto veniva relegato alla buona volontà dei singoli cittadini che, personalmente, raccoglievano i vestiti e li consegnavano alle famiglie o alle associazioni che si facevano carico della raccolta. Ora, dopo tre anni di assenza e di attesa, i maxi bidoni gialli sono tornati nelle strade di Roma ma lo spettacolo sembra essere sempre lo stesso: in questo caso non si tratta di associazioni a delinquere e di commerci illeciti all'estero ma di chi, impunemente, ruba i vestiti probabilmente per poi rivenderli nei mercatini abusivi. Nei cosiddetti mercatini del rubato. Ma l'aspetto più preoccupante sta in quelle due gambette che escono fuori da quella che potrebbe essere un'atroce tagliola: per violare un sistema anti-intrusione, che evidentemente tanto sicuro non è, nel miglior dei casi si rischia di farsi male.
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Luglio 2018, 10:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA