Roma, altri 200 agenti e militari per i quartieri a rischio

Incontro Piantedosi-Gualtieri sulla sicurezza: più uomini e controlli nelle stazioni

Roma, altri 200 agenti e militari per i quartieri a rischio

di Emiliano Pretto

Circa duecento agenti delle forze dell’ordine e militari in più a Roma, per aumentarne il livello di sicurezza: 100 nelle stazioni capitoline, prevalentemente a Termini e nelle zone limitrofe dell’Esquilino, e altri 100 sulle strade dei diversi quartieri della Capitale, quelli più problematici per fenomeni legati alla malamovida, allo spaccio di droga e a situazioni legati a presenza di organizzazioni criminali. Questo il frutto dell’incontro che si è tenuto ieri tra il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi e i prefetti, i questori e i sindaci di Roma, Milano e Napoli, tra cui quello della Capitale, Roberto Gualtieri.

Gli agenti che saranno schierati a Roma, per la precisione, saranno 205, mentre saranno 174 a Milano e 116 a Napoli. Nel corso della riunione il titolare del Viminale ha ricirdato le risorse che sono state destinate nel 2023 ai tre capoluoghi nell’ambito del «Fondo per la sicurezza urbana», per un importo complessivo di oltre 13,5 milioni di euro, con un incremento di circa 3,8 milioni rispetto alle somme inizialmente stanziate. Piantedosi ha poi evidenziato i risultati delle operazioni interforze ad “alto impatto”, condotte presso le stazioni ferroviarie e le principali aree di aggregazione.

Dal 16 gennaio 2023 al 22 gennaio 2024 sono stati in tutto 442 i servizi interforze realizzati nelle tre città, con l’impiego di 40.056 unità delle forze dell'ordine e oltre 3.000 agenti delle polizie locali. Oltre 400.000 le persone controllate e più di 1.000 gli stranieri espulsi.

Per quanto riguarda la situazione di Roma Gualtieri ha specificato che «è stato deciso un modello di allargamento del presidio della zona di Termini. Fino ad oggi c'è stato un lavoro molto positivo all'interno delle stazioni ma che ora bisogna allargarsi alle strade circostanti. Ci saranno più pattuglie e più sicurezza. Ma insieme procede anche il lavoro di riqualificazione e rigenerazione, a partire dalle periferie. Ho sottolineato al ministro che alcuni dei quartieri più sensibili, dove recentemente ci sono stati dei fatti di cronaca, ci sono progetti di rigenerazione urbana molto positivi. Quindi più sicurezza ma anche più sviluppo, riqualificazione della città e capacità di accoglienza e integrazione».

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Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Febbraio 2024, 13:25
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