Pronto soccorso in tilt, l'assessore alla sanità del Lazio Alessio D'Amato: «Colpa del picco influenzale, subito più posti letto»

Pronto soccorso in tilt, l'assessore D'Amato: «Colpa del picco influenzale, subito più posti letto»

di Lorena Loiacono
Alessio D'Amato, assessore alla sanità della Regione Lazio, l'attesa di un ricovero è proprio un male inguaribile?
«Abbiamo monitorato la situazione attuale rispetto allo scorso anno e, a parità di picco influenzale, abbiamo registrato un miglioramento dei tempi attesa per il ricovero del 30%. Ovviamente c'è bisogno di migliorare ancora, inutile negarlo».
È tutta colpa dell'influenza?
«Siamo nel momento peggiore dell'anno a causa del picco influenzale e stiamo provando a fronteggiare la situazione su più fronti. Il Lazio è una delle regioni maggiormente interessate dall'incidenza dall'incidenza del virus influenzale. Siamo in una stagione di evidente sofferenza ma non viene mai meno l'attenzione e il ruolo dei servizi di emergenza».
Però mancano i posti letto?
«In realtà abbiamo un numero di posti letto pari a quello previsto dalla normativa nazionale. Ma c'è comunque qualcosa che non va, qualcosa da migliorare».
Che cosa?
«Va migliorata l'attività organizzativa e devono essere previste le dimissioni sette giorni su sette».
Nel fine settimana non ci sono dimissioni?
«In alcune strutture ancora no, sono ancora resistenti a questa disposizione che invece potrebbe liberare i posti realmente disponibili».
Ne frattempo l'emergenza va fronteggiata
«Sì, abbiamo aumentato il numero di posti letto per medicina interna di 231 unità e nelle prossime settimane, contemporaneamente al picco influenzale quindi entro la prima settimana di febbraio, attiveremo altri 243».
Dopo il picco che fine faranno questi posti letto?
«Resteranno disponibili, si tratta di posti che andranno regolarmente a regime. Ora la Regione Lazio, uscita dal commissariamento, ha più libertà anche per percorsi assunzionali. Basti pensare che all'ospedale Sant'Andrea abbiamo fatto il più grande concorso nazionale con una graduatoria di idonei di 7mila infermieri».
Roma è pronta a fronteggiare il virus dalla Cina?
«Per venerdì abbiamo convocato tutti i responsabili dei pronto soccorsi allo Spallanzani anche con la direzione sanitaria dell'aeroporto di Fiumicino. Roma infatti è collegata con la Cina con uno scalo diretto settimanale quindi è importante mettere in campo tutte le iniziative di profilassi per potenziali rischi».

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Gennaio 2020, 09:26
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