Dopo i «recenti allagamenti in alcune aree della Capitale e dopo un’accurata verifica delle condizioni del reticolo idraulico nel territorio dell’area metropolitana emerge un gravissimo e pericoloso stato di rischio idraulico», scrive D’Angelis. Il quale sintetizza così le cause della situazione nell’area vasta della Capitale: da un lato i fenomeni di urbanizzazione «con l’occupazione di spazi di esondazione naturale dei corsi d’acqua», dall’altro le «criticità» per lo «stato di grave degrado e mancata o carente manutenzione». Di qui «l’urgenza» segnalata, con l’inizio dell’autunno «di avviare un programma di manutenzione dei corsi d’acqua e del reticolo secondario per garantire la loro massima capacità di deflusso sia in superficie che nelle reti fognarie».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Settembre 2017, 11:53
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