Io, derubato del portafogli in centro a Roma, ringrazio i carabinieri social che me lo hanno ritrovato"

Io, derubato del portafogli in centro a Roma, ringrazio i carabinieri social che me lo hanno ritrovato"

di Claudio Fabretti
Metti insieme lo spirito di servizio dei Carabinieri e le opportunità dei social network, e riesci a trasformare un pomeriggio maledetto in una serata col sorriso. Accade al sottoscritto in un’ordinaria giornata di ottobre. Una brevissima passeggiata su via del Tritone, e la dolorosa scoperta di una tasca vuota, senza più il portafoglio, rubato - con destrezza, non c’è che dire - da ignoti, rapidissimi borseggiatori. Panico e disperazione: inutile cercare nei cestini della zona, c’è già la rassegnazione a una settimana di odissea nella burocrazia, tra documenti da rifare, carte da bloccare e pratiche da riaprire. Un incubo. Sui soldi - pochi, per fortuna - si fa presto a mettere la classica pietra sopra.
Ed è qui che la storia subisce un colpo di scena imprevedibile. Mentre mi trovo sulla banchina della Metro, con in tasca un biglietto di solo ritorno a casa acquistato grazie al prestito di un collega, do un’occhiata ai messaggi di Facebook e penso subito a uno scherzo. «Abbiamo ritrovato il suo portafoglio». La cerchia dei sospettati già si restringe a qualche collega buontempone, ma poi scorrendo il testo si legge: «Può contattare la stazione dei Carabinieri di via Barberini». Col cuore in gola, clicco sul numero ed effettivamente risponde l’Arma. Mi precipito negli uffici prima della chiusura e ritrovo tutti gli agognati documenti. «Abbiamo rinvenuto il portafoglio qui vicino, in via degli Artisti e l’abbiamo rintracciata tramite Facebook». Verrebbe da abbracciarli tutti. «Il cuore tenero non è una dote di cui sian colmi i Carabinieri», cantava Fabrizio De André in Bocca di rosa. Ma non aveva fatto i conti con il loro spirito di servizio e con la loro evoluzione 2.0.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Ottobre 2017, 23:00
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