Sparatoria e giallo a Nettuno: «Agguato ai due figli di un pentito». Ma i bossoli non si trovano

Sparatoria e giallo a Nettuno: «Agguato ai due figli di un pentito». Ma i bossoli non si trovano

di Emilio Orlando

Gli spari li hanno sentiti chiaramente tutti i residenti, come pure le sgommate di un inseguimento tra auto. Tuttavia, quando la polizia è arrivata in via Rosario Livatino, nel comune di Nettuno, non ha trovato bossoli nè tracce di un agguato, così come raccontato dalle vittime: ovvero due fratelli incensurati di 19 e 21 anni, figli un ex collaboratore di giustizia dell'inchiesta Sfinge che portò alla luce la gestione criminale del malaffare di Anzio e Nettuno da parte del clan dei casalesi.

Ora le indagini ripartono e gli investigatori, coordinati dalla procura di Velletri e dalla Direzione distrettuale antimafia, stanno ricostruendo e verificando alcuni particolari. Che però non tornano. Da mesi, i comuni di Anzio e Nettuno sono sotto la lente d'ingrandimento della Commissione d'accesso della Prefettura che, con molta probabilità, sta per sciogliere le due amministrazioni per infiltrazioni mafiose. Nello scorso giugno un altro agguato armato si verificò proprio ad Anzio in via di Valle Palomba.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Settembre 2022, 08:34
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