Fondi zona rossa, dentro la solitudine della città isolata per il coronavirus

Fondi zona rossa, dentro la solitudine della città isolata per il coronavirus

di Michele Antonelli
Il Castello baronale tocca il cielo. È maestoso, ma è solo. Il lastricato di Corso Appio Claudio è deserto, vuoto. La piazza, cuore pulsante della comunità, è muta. Fondi è la prima zona rossa del Lazio e del Centro-Sud Italia. L’unica al momento. Il coronavirus è arrivato, incurante di ogni cosa, anche nella città pontina.

Sono gli ultimi giorni di febbraio. Il virus di Wuhan ha già fatto irruzione nel Nord del Paese e ovunque non si parla d’altro. Ognuno vive la propria vita con preoccupazione, ma senza restrizioni. Quella dell’epidemia sembra una storia lontana. Non lo è.

Tutto inizia con una cena tra amici in un ristorante del posto. Il Covid-19, a Fondi, divampa così. Avanzando tra un gruppo di anziani riuniti per passare una serata in compagnia. Quando “stare insieme” non è ancora un reato. All’origine del focolaio laziale c’è il contatto di uno dei partecipanti alla cena con un parente da poco rientrato dal Nord. Il contagio è lento, ma progressivo. Fino alla decisione di giovedì 19 marzo. Dopo le prime restrizioni nazionali annunciate dal premier Giuseppe Conte, la regione Lazio mette il lucchetto alla città. Fondi diventa zona rossa fino al 5 aprile. Il lockdown già visto in altre parti d’Italia è totale.

Le trafficate strade del centro si fermano, svuotandosi pian piano. I furgoni dell’Esercito iniziano a presidiarle con l’aiuto delle forze dell’ordine. Controlli per tutti, senza distinzioni.

Divieto di allontanamento e di accesso al territorio del Comune, sospensione delle attività degli uffici pubblici (a eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità), spostamento delle persone fisiche consentito soltanto al personale impiegato nell’emergenza. E poi chiusura di aree sportive, cantieri e parchi e soppressione di tutte le fermate dei mezzi pubblici, trasporto ferroviario compreso.

Riorganizzazione, soprattutto, degli orari lavorativi e delle modalità operative del MOF, il mercato ortofrutticolo volano dell’economia comunale e regionale. Prevista per gli operatori la misurazione della temperatura corporea con appositi termoscanner prima dell’ingresso in struttura. Con l’obbligo, per tutti, di indossare guanti e mascherine.

Fondi affronta le sue giornate più buie in isolamento. Nell’ansia per la salute dei propri cari e la separazione forzata da amici, parenti e genitori. Nell’attesa della rinascita, la vita in zona rossa guarda il decorrere del proprio tempo nel sogno di un abbraccio. Tra videochiamate, sorrisi forzati e passatempi inventati. Tra un salto al supermercato e qualche timido saluto ai vicini dalla finestra di casa. Sempre a distanza di sicurezza, aspettando la fine dell’incubo che ha rivoluzionato le vite di tutti.
Ultimo aggiornamento: Sabato 21 Marzo 2020, 13:52
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