Coronavirus a Roma, ambulanza al campo rom e scatta l'emergenza: «Mancano cibo e mascherine, è una bomba a orologeria»

Coronavirus a Roma, ambulanza al campo rom e scatta l'emergenza: «Mancano cibo e mascherine, è una bomba a orologeria»
Io resto a casa. In piena emergenza coronavirus è diventato un mantra e un obbligo. C'è però chi non ha un posto dove vivere e chi deve rimanere in un campo rom. L'Associazione 21 luglio lancia l'allarme sul dramma degli abitanti delle baraccopoli romane, necessariamente presidiate dalle forze dell'ordine. In via Salviati, nella periferia est della capitale, vivono 366 persone e domenica scorsa un'ambulanza ha portato via una donna con febbre alta.

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In un campo nomadi si vive di espedienti e non poter uscire significa non mangiare. Un'emergenza nell'emergenza dal momento che mancano mascherine, farmaci e anche cibo. I casi di positività non sono certi, ma se il Covid-19 dovesse arrivare tra i rom sarebbe una "bomba a orologeria".  

«È drammatica la condizione degli abitanti delle baraccopoli romane. Mancano cibo, mascherine e farmaci. Abbiamo lanciato un appello alla sindaca Raggi e al Prefetto Pantalone per chiedere interventi urgenti e immediati affinché siano tutelati i diritti di chi vive in emergenza abitativa», si legge sulla pagina Facebook dell'Associazione 21 luglio.
Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Marzo 2020, 19:51
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