In aumento i casi di Covid e, con questi, anche le richieste di vaccino, ma per i medici la distribuzione è in affanno e c’è già la lista d’attesa: «Troppo lunga la prenotazione con le Asl - denunciano dalla Federazione dei medici di medicina generale - dobbiamo chiedere ai pazienti di aspettare”. I vaccini anti Covid sono arrivati nelle mani dei medici di base solo lunedì scorso mentre quelli anti influenzali sono stati distribuiti a inizio ottobre. Non solo, per avere un flacone di Pfizer, l’unico distribuito finora, il medico di famiglia deve prendere appuntamento alla Asl e andare a prenderlo. «La trafila è lunga - spiega Pier Luigi Bartoletti, segretario provinciale della Fimmg, la Federazione dei medici di medicina generale di Roma - e le persone ci chiedono il vaccino, soprattutto adesso che i casi sono in crescita. In una settimana ho avuto solo due flaconi, quindi ho potuto fare solo 12 vaccini. Ne avrei potuti fare oltre 50 stando alle richieste che mi sono arrivate. Ma sono non ho le dosi, c’è la lista d’attesa». I medici sono in attesa delle dosi di Novavax. «Intanto - continua Bartoletti - sono in affanno anche le consegne dell’antipneumococco e i pazienti che si sentono dire che il vaccino non c’è, decidono di rimandare anche quello anti-influenzale visto che possono e vogliono farlo insieme.
La Regione Lazio ha assicurato che dal 1 ottobre è stata garantita la vaccinazione «per i sanitari, per i fragili e per gli over 80 per i quali sono state messe a disposizione, a cominciare dal primo ottobre e fino al 27 novembre, 535.680 dosi per evitare stoccaggi improduttivi con i conseguenti residui e lo sperpero di risorse pubbliche». Dal primo novembre la vaccinazione anti-Covid 19 è stata allargata alle altre fasce di età.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Novembre 2023, 06:00
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