Roma choc: cadavere in un carrello della spesa a Tor Sapienza, è di un uomo ucciso a colpi di arma da fuoco. La tragica scoperta è avvenuta nel primo pomeriggio di oggi. Si tratterebbe di un uomo di origine africana. Sul posto si è recato il pm di turno della procura capitolina, Margherita Pinto, per un sopralluogo. L'uomo sarebbe stato ucciso con un colpo all'addome.
Cosa è successo
Il cadavere di un uomo di colore, forse un migrante ucciso a colpi d'arma da fuoco, è stato trovato intorno alle 13.30 in via Raffaele Costi in zona Tor Sapienza a Roma, da una volante che faceva rientro in commissariato. Sul caso indaga la Polizia. L'uomo non è ancora stato identificato, ma dalle prime informazioni sembra sia un inquilino della palazzina occupata. La struttura era già stata sgomberata nel 2018 e poi rioccupata. Le forze dell'ordine erano tornate poi a liberare l'immobile nel 2021.
Ucciso a colpi d'arma da fuoco
Quanto avvenuto oggi a Roma, ricorda il tragico ritrovamento di Michelle Maria Causo, la 17enne uccisa e messa anche lei in un carrello, due mesi fa a Primavalle, sempre nella Capitale. È il pomeriggio del 28 giugno quando, in via Stefano Borgia, il corpo senza vita di una ragazza viene scoperto all'interno di un carrello della spesa accanto ai cassonetti.
Il cadavere vicino a uno stabile occupato
Nello stabile occupato dove è avvenuto il delitto, vivrebbero circa 300 persone e di notte ci sarebbero diverse attività di spaccio e prostituzione. Questo è quanto ha raccontato una guardia giurata all'ingresso dell'area del complesso di edifici, poco lontano dal luogoin cui oggi pomeriggio è stato rinvenuto il cadavere di un uomo, all'interno di un carrello, in via Raffaele Costi. «Sono arrivato poco fa, prima c'era un collega con cui però non ho parlato. Questo è uno stabile di una banca, è abbandonato da diversi anni, e c'è la vigilanza 24 ore su 24 da circa 3-4 anni», ha detto il vigilante. «Il palazzo è abitato da varie etnie, saranno almeno 300 persone, tra uomini e donne. Stiamo qui come deterrente, ma le occupazioni non si possono evitare, c'è una guardia sola, di notte sono due, ma stiamo all'ingresso, ci sono diverse entrate e la notte è molto buio. Avevano fatto uno sgombero un anno e mezzo fa - ha raccontato il vigilante -, è rimasto libero per circa 20 giorni, però poi piano piano sono tornati. È una situazione che anche i proprietari e la polizia conoscono. È un degrado che non può andare avanti, quello che è successo potrebbe risuccedere. È possibile che ci sia un giro di spaccio. Spesso la notte si vede un via vai di auto, stanno poco, non essendoci locali presumo ci sia un giro di spaccio. Alcune donne credo si prostituiscano. Qui intorno ci sono tutti uffici e magazzini. Alcuni sono stati rimessi a nuovo nei primi dell'anno, altri continuano a essere abbandonati».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Settembre 2023, 17:31
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout