I Navigli dopo l'appello di Sala, meno gente in giro e più controlli
Roma, allerta per il primo weekend della Fase 2. Folla ai Navigli, l'ultimatum di Sala: li chiudo
LA DIRETTIVA
Il sindaco Giuseppe Sala è furibondo. «O le cose cambiano, ed è un ultimatum, o io prenderò provvedimenti. Chiudo i Navigli e chiudo l'asporto», avverte via Instagram. «Quando c'è da ringraziare i milanesi per il loro comportamento virtuoso sono sempre il primo a farlo e mi piace anche. Però ci sono dei momenti in cui c'è da inca...rsi e questo è uno di quelli. Le immagini lungo i Navigli sono vergognose».
Così ieri si è accertato di persona che le scene di giovani con bicchiere in mano e mascherina a penzoloni non si ripetessero: con il capo della polizia locale Marco Ciacci ha fatto un giro nel quartiere. «Ci saranno «più vigili in giro e un'attenzione diffusa in tutta la città, perché non vogliamo che la movida si sposti», afferma il vicesindaco Anna Scavuzzo. Come mai non è avvenuto prima? Perché nessuno ha intercettato i venditori abusivi di birra attorno ai quali giovedì c'era ressa per l'aperitivo? Dall'inizio della Fase 2 Milano ha preferito adottare una soluzione morbida, nessuna sanzione e solo rimbrotti per non creare esasperazione nei cittadini e rischio sociale dopo due mesi di lockdown.
L'approccio è quello della moral suasion, la priorità è verificare che tutti indossino la mascherina e non si creino concentrazioni: «Non si può stazionare bevendo la birra», ripetono gli agenti in perlustrazione. In una direttiva del 2 maggio, con le disposizioni alle forze dell'ordine, la questura sottolinea che «ogni attività sia improntata alla massima professionalità, equilibrio e buon senso». Un'indicazione recepita dal documento del capo di Gabinetto del ministero dell'Interno, rileva la questura, in cui si specifica che «la valutazione dei casi concreti dovrà essere affidata a un prudente ed equilibrato apprezzamento» e va trovato un compromesso tra «protezione individuale e vita quotidiana dei cittadini». Non tutto però è filato liscio. Mercoledì la protesta dei ristoratori (a debita distanza) in piazza Sempione si è conclusa con una raffica di multe da 400 euro, tanto che l'assessore all'Urbanistica Maran ha chiesto scusa augurandosi che la sanzione venga cancellata, mentre sui Navigli i brindisi proseguivano indisturbati. Riflette il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli: «Colpisce la differenza tra l'ordine e la responsabilità con cui hanno riaperto diverse attività commerciali, servendo migliaia di persone in totale sicurezza, e l'affollamento incosciente e dannoso sull'alzaia».
PATTUGLIAMENTI
In previsione del fine settimana di fuoco, con clima estivo e due mesi di isolamento alle spalle, la città serra i ranghi: 1.100 agenti di polizia municipale controlleranno strade e parchi, già presi d'assalto. Tre giorni fa ai cancelli dell'Idroscalo, ai cancelli si sono presentate più di mille persone, runner, pattini, biciclette, bambini, tanti pescatori. E da oggi in tutta la Lombardia tornano in attività i centri sportivi per le attività individuali, dal golf, all'atletica, dal tennis all'equitazione. Il sindaco Sala avverte, un altro errore e si torna indietro: «Io sto sempre dalla parte delle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Di chi va a lavorare e non a divertirsi».
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Maggio 2020, 18:16
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