Fase 2, costume e mascherina, la tintarella batte i divieti: blitz nei parchi
Al Sempione e in quello di Porta Venezia, decisamente affollati, in certi momenti del pomeriggio era difficile trovare una panchina libera, e a tratti si assisteva a scene da guardie e ladri: le persone che si alzavano e ritiravano i teli da mare quando venivano richiamate da polizia locale e guardia di finanza, salvo riaccomodarsi mugugnando quando le forze dell'ordine e i vigili si allontanavano.
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E proprio ai girardini di Porta Venezia intitolati a Montanelli a Milano, dove si è spezzato un grosso ramo di un albero secolare cadendo a pochi metri da dove erano sdraiate alcune persone, si sono vissuti attimi di paura. Il rumore del legno che si staccava dal tronco e cadendo a terra per qualche metro si è udito dall'altra parte del parco, uno dei polmoni verdi della metropoli. Intorno all'albero, altro 20-30 metri, erano sdraiate da sole o a coppie una ventina di persone nel rispetto della distanza di sicurezza tra loro, tranqulle di essere al sicuro dal virus, ma evidentemente non dall'incuria.
Così negli spiazzi verdi, dove è consentito stare solo per esercizi sportivi o brevi soste, si potevano vedere decine di persone a leggere, riposare, abbronzarsi, da sole o in coppie a distanza di qualche metro una dall'altra. Al parco di Porta Venezia un paio di ragazzi hanno anche utilizzato gli attrezzi per la ginnastica, vietati e circondati con un nastro biancorosso come le aree giochi per bambini, invece deserte.
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Stesso copione anche al parco XXV Aprile di Rimini dove molte persone hanno scelto di passare il pomeriggio. Particolarmente scenografica l'area attorno al ponte di Tiberio dove il giardino terrazzato ha fatto gola a molti riminesi, anche compagnie di amici, che hanno scelto di fermarsi lì a godersi il sole e l'aria aperta. Attorno alle 17 sono arrivati due quad della polizia municipale. Scesi dai mezzi, gli agenti hanno fatto cenno con le braccia alla folla di alzarsi, invitando le persone svestite a rivestirsi e a non sostare, ribadendo i motivi per cui è possibile uscire di casa, tra cui l'attività motoria, ma evidentemenre non lo stazionamento. Insomma, non contemplata dunque la tintarella né le chiacchiere in compagnia sulle panchine, pur con le dovute precauzioni. Alcuni avevano scelto quella parte di città, a ridosso del centro storico, per consumare una birra o un cono gelato preso nelle vicine gelaterie. Appena i vigili se ne sono andati, il prato è tornato a ripopolarsi di gente seduta al sole.
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Maggio 2020, 19:52
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