Lombardia, caos vaccini: la Regione dimentica di inviare gli sms e nessuno si presenta

Lombardia, caos vaccini: la Regione dimentica di inviare gli sms e nessuno si presenta

Il vaccino c'è, mancano i vaccinati però. Continuano infatti i disagi a Cremona dopo anche stamattina non si è presentato nessuno in Fiera per la vaccinazione anti Covid, a causa del mancato invio degli sms da parte di Aria Lombardia, la società della Regione che gestisce le prenotazioni duramente criticata anche dalla vice presidente e assessore al Welfare Letizia Moratti.

 

Quindi anche oggi medici e infermieri schierati nel padiglione allestito a CremonaFiere e nessuno davanti, con la stessa motivazione: un problema al sistema di avviso agli utenti che si erano prenotati sulla piattaforma e zero convocazioni. Asst Cremona si è di nuovo mobilitata chiamando gli aventi diritto.

A differenza di ieri, però, quando l'Azienda socio sanitaria territoriale aveva invitato attraverso messaggi whatsapp la popolazione over 80 e il personale scolastico a recarsi a fare la vaccinazione, oggi il messaggio è opposto: nessuno deve raggiungere la Fiera senza prenotazione. Asst sta gestendo in prima persona le chiamate, sulla base dei nominativi di chi aveva aderito alla campagna, tutte persone (sempre solo ultra80enni e personale scolastico) che avrebbero dovuto essere raggiunte dall'sms della centrale regionale di prenotazione con data, ora e luogo della vaccinazione, ma che invece non hanno ricevuto nulla oppure messaggi sbagliati, con il risultato di creare lunghi spazi vuoti nelle somministrazioni negli hub di Cremona e anche a Soresina.

La speranza è quella di raggiungere comunque il risultato di ieri, quando alla fine, nonostante il disguido, sono state vaccinate 1.100 persone, mai così tante in precedenza. 

Il sindaco prende a casa gli 80enni

Nel caos prenotazioni che sta investendo Cremona e la provincia per la campagna vaccinale, si sono mossi anche alcuni sindaci, ieri, per coprire i buchi causati dal malfunzionamento del sistema Aria. Fra loro, Giuseppe Papa, primo cittadino di San Bassano, paese di 2000 abitanti a nord del capoluogo: mentre nell'hub di CremonaFiere si contavano 80 presenti invece dei 600 attesi per la dose, Papa, che è stato a lungo responsabile della Protezione Civile, si è precipitato in municipio, ha aperto gli elenchi degli ultraottantenni residenti, è andato a prenderli a casa e li ha portati a Cremona per coprire il buco delle prenotazioni e non mandare sprecate le dosi, trasformando cosi un pasticcio in una opportunità per gli anziani del suo paese. Venti gli ultraottantenni rintracciati e poi Papa, con al fianco l'attuale presidente del gruppo Anai della Protezione Civile, Marco Mazzolari, è passato personalmente a prenderli casa per casa e li ha portati al polo vaccinale su due pulmini messi a disposizione da Fondazione Vismara: «Appreso che esisteva la possibilità di vaccinare alcuni nostri anziani residenti, abbiamo pensato fosse giusto sfruttarla e non abbiamo perso un secondo», ha spiegato Papa. 


Ultimo aggiornamento: Domenica 21 Marzo 2021, 12:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA