Milano, strade ridotte ad un colabrodo. Pioggia di ricorsi al Comune

Strade ridotte ad un colabrodo. Pioggia di ricorsi al Comune

di Simona Romanò
Pneumatici squarciati, sospensioni danneggiate e scivoloni a terra, così i milanesi chiedono i danni a Palazzo Marino. Una valanga di richieste di risarcimento per gli incidenti stradali, causati da buche, crepe e voragini profonde disseminate lungo le vie di Milano, è giunta agli uffici del Comune: dal 2016 al 2018 sono state depositate da automobilisti, ciclisti, scooteristi 5257 pratiche per un totale di circa tre milioni di euro. E il trend è in crescita: 1665 nel 2016, 1555 nel 2017 e 2307 l'anno scorso. Ma soltanto tre cittadini su dieci (circa il 30%) hanno ottenuto il rimborso. Nel dettaglio: nel 2016 sono state liquidate 693 domande equivalenti a 1.393.572 euro; 497 nel 2017 a pari a 765.743 euro; e 586 nel 2018 per un valore di 595.363 euro.

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A fornire i numeri è il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale che, con Orietta Colacicco del comitato residenti Foppa-Dezza-Solari, ha confezionato un dossier sulle strade a groviera. «Bisogna intervenire con urgenza - attacca De Pasquale - innanzitutto con un aumento delle risorse per la manutenzione, dai 40 milioni dell'epoca Albertini siamo scesi agli attuali 25-27. Ma anche utilizzando materiali innovativi e definendo un vero piano pavè per mantenerlo e curarlo solo dove è storicamente importante che ci sia». Se il Comune non sarà più attento, Forza Italia annuncia «una class action per risarcire i cittadini-vittime». L'emergenza crateri è tornata prepotentemente in questi giorni, a causa dei continui nubifragi che hanno martellato Milano. Dal centro alla periferia non c'è zona che si salva. Piazza della Repubblica, per esempio: ieri un cratere di mezzo metro di diametro si è aperto sulla salita verso i Bastioni, e i vigili hanno dovuto chiudere una corsia per evitare incidenti.

Il Comune, per tutto novembre, era corso ai ripari con mille interventi la settimana, 4300 in 30 giorni. E rifacendo interi pezzi di strade che erano ormai ridotte a colabrodo. Dopo continui rattoppi improvvisati, corso Concordia è stata completamente riasfaltata. Ma sembra di tessere la tela di Penelope. L'acqua incessante, da lunedì scorso fino a ieri, ha riaperto diversi rattoppi appena realizzati e ne ha creati di nuovi, fermando anche gli uomini del Nucleo intervento rapido che con la pioggia non possono lavorare. I cantonieri riprenderanno con il bel tempo per una cura d'urto. Occhio al meteo, però. Dopo Natale, però, secondo le previsioni, potrebbero arrivare freddo e gelo. Il sale sparso in abbondanza sulle strade per evitare il ghiaccio, corrode l'asfalto. E allora il manto stradale subirà altri contraccolpi.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Dicembre 2019, 09:33
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