Abbonamenti "taroccati" a 10 euro al mese di Sky, Netflix e Dazn: nei guai 500mila abbonati

Abbonamenti "taroccati" a 10 euro al mese di Sky, Netflix e Dazn: nei guai 500mila abbonati

di Greta Posca

Dieci euro al mese e libero accesso ai programmi televisivi di Dazn, Netflix, Sky. Dal calcio alle serie tv, dai reality ai documentari. Almeno 500 mila persone hanno “sottoscritto” questi convenientissimi pseudo abbonamenti. E hanno garantito incassi «a sei zeri» ai gestori di un network illegale di «pirateria» on line smantellato ieri dalla Procura di Milano e Guardia di Finanza. Abbonati reclutati tramite app o social e che ora rischiano, anche loro, una denuncia con condanne fino a 4 mesi, oltre che a una multa.

Ieri gli uomini delle Fiamme Gialle hanno effettuato una serie di perquisizioni tra Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Campania, ai venti indagati per violazione della legge sul diritto d’autore.

L’indagine, “The Net”, coordinata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Paola Pirotta ha permesso, come ha dichiarato il procuratore facente funzione Riccardo Targetti, «di individuare e inibire una serie di nuovi accessi a piattaforme digitali che consentivano la fruizione illegale di contenuti televisivi» tramite il sistema «Internet Protocol Television». È stata colpita, in particolare, «una complessa infrastruttura tecnologica» responsabile della diffusione illecita «via internet dei segnali criptati delle pay tv».

Gli indagati si occupavano, secondo l’accusa, della «generazione e distribuzione dei flussi Iptv». Le Fiamme Gialle hanno individuato anche la “mente” del network: il «CyberGroup», un internet service provider i cui «server servivano a far funzionare diverse Iptv illegali». Ad amministrarlo un 25enne in provincia di Salerno, zona di cui è originario anche se vive gran parte del tempo a Dubai. Sarebbe lui il produttore di “pezzotti”, ossia i sistemi che permettono di guardare, senza versare i canoni dovuti, i canali a pagamento. In Campania, poi, avrebbe agito anche un’altra persona che «procacciava» i clienti e che gestiva i «pagamenti illeciti». In Toscana, inoltre, un altro indagato, usando ben «50 dispositivi mobili», distribuiva «illegalmente contenuti audiovisivi Sky».

Pieno appoggio di Sky al lavoro della Finanza e soddisfatto l’ad della Lega di Serie A, Luigi De Siervo, che parla di «danni incalcolabili al settore».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Gennaio 2022, 14:21
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