«Milano è una città consegnata alla movida selvaggia». Sempre più quartieri sono meta ogni sera del popolo della notte, al di là delle stagioni e del meteo. Risultato: degrado, rumore e spesso risse e aggressioni. È la denuncia dei Comitati milanesi esasperati.
NO DEGRADO
Oggi undici comitati di quartiere si riuniscono in assemblea, con il presidente del Coordinamento Nazionale No degrado e Malamovida Fabrizio Coniglio. «Il Comune non solo promette poche misure di “contenimento”, ma le soluzioni non arrivano», dichiara Gabriella Valassina del Comitato Navigli. «Il malessere è diffuso ormai in tanti punti della città, non solo in quelli dove i residenti stanno subendo da vent’anni». I punti caldi aumentano di anno in anno. I Comitati partiranno dalla delibera del Comune del 30 giugno, in cui si prometteva una stretta con un piano strutturato e quindici quartieri sotto osservazione (dai Navigli a Nolo, da corso Como a Lazzaretto, da Sarpi a Bicocca), dove si vede un susseguirsi di bar e pub. «Ma nulla è stata finora fatto», attaccano i residenti.
SOTTO OSSERVAZIONE
Palazzo Marino, intanto, ha istituito un organismo tecnico politico - formato dagli assessori Marco Granelli (Sicurezza), Alessia Cappello (Commercio) e Martina Riva (Tempo libero), da due dirigenti dell’amministrazione e dal comandante dei vigili Marco Ciacci - per coordinare le azioni da intraprendere.
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Settembre 2023, 06:15
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