Franca Valeri al cinema, al Mic la signorina snob e le sue sorelle

Al Mic c'è Franca Valeri, la signorina snob e le sue sorelle

di Ferruccio Gattuso
Non c’è una comica, oggi, che non le debba qualcosa, o che non guardi a lei come alla pioniera della risata al femminile. Franca Valeri, scomparsa quest’estate a un secolo tondo di vita, si guadagnò spazio e applausi in un mondo dominato da artisti della risata maschi e in un universo estetico dove a dominare la scena era la donna maggiorata e sensuale. Bravissima, sofisticata, attrice teatrale, cinematografica e televisiva (mitica la sua Signora Cecioni a Studio Uno e Sabato Sera negli anni ’60), la milanesissima Franca Valeri ha vissuto di palcoscenico fino all’ultimo. La Cineteca Italiana dedica alla signorina snob (uno dei suoi personaggi più celebri, nato alla radio e consacrato letterariamente grazie allo sponsor e amico Indro Montanelli) una rassegna – in cartellone al Mic fino all’11 ottobre – dal titolo Omaggio a Franca Valeri.
Attraverso sei lungometraggi, da Luci del Varietà (1950) di Alberto Lattuada fino a Parigi o cara di Vittorio Caprioli (1962), passando per capolavori della commedia come Il segno di Venere (1955) e Il Vedovo (1959) diretti da Dino Risi, la bravura di Franca Valeri emerge in tutte le sue sfumature. «La giovinezza e la maturità sono età allo sbaraglio, tutto può succedere. La vecchiaia no, si può programmare», aveva scritto l’attrice in uno dei suoi libri. Uscire di scena a cento anni è esattamente questo. 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Settembre 2020, 07:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA