La pandemia costa tre mesi di ritardo alla M4. La linea blu di Milano, che collegherà Linate a San Cristoforo, è infatti un’altra vittima dei problemi legati all’attuale crisi sanitaria.
A dirlo è lo stesso Fabio Terragni, presidente di M4, la società che sta realizzando la metropolitana: «I lavori - ha spiegato - non si sono mai interrotti, se non per 15 giorni nell’aprile 2020 quando, tra Dpcm e ordinanze regionali, non ci è stato possibile lavorare. Ma a parte quello stop, c’è stato un forte rallentamento dei lavori, dovuto al fatto che nei mesi caldi molti lavoratori si sono trasferiti nelle regioni di origine e hanno poi avuto difficoltà a rientrare. A fronte di una richiesta di valutazione sui ritardi, i costruttori ci hanno comunicato che questi ammontano complessivamente a tre mesi».
La prima tratta della metropolitana tra Linate e Forlanini FS, la cui apertura era prevista per gennaio 2021, slitterà quindi «alla fine del mese di aprile». Resta però sospesa la decisione di attivare il servizio su tale tratta: se i dati del traffico passeggeri dell’aeroporto non dovessero risalire, potrebbe non valerne la pena.
Le aperture, dunque, dovrebbero slittare rispettivamente a settembre 2022 e alla fine del 2022 o all’inizio del 2023. Sull’attivazione dell’intera tratta, «prevista sostanzialmente alla fine del 2023», si dovranno fare alcune valutazioni per i ritrovamenti archeologici rinvenuti in corrispondenza della fermata De Amicis. «Ora - ha affermato Terragni - valuteremo con precisione quando riusciremo a chiudere l’iter con la Sovrintendenza, che ha chiesto di mettere a nudo la struttura rinvenuta, di smontarla e di rimontarla nel parco archeologico dell’Anfiteatro, che è in fase di realizzazione tra via Arena e via De Amicis».
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Gennaio 2021, 09:18
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