Ammazzò la sua titolare: «Mi insultava, disse 'faccia di maiale'». Condannato solo a 15 anni di carcere

Ammazzò la sua titolare: «Mi insultava, disse 'faccia di maiale'». Condannato solo a 15 anni di carcere

di Domenico Zurlo
Avrebbe reagito alle continue vessazioni della sua titolare, scontenta della qualità del suo lavoro, dicendo di non aver più retto a insulti e provocazioni, tra cui «faccia di maiale» e «hai l'acqua nel cervello»: Song Hai Tao, 30enne cinese, è stato condannato con rito abbreviato a 15 anni di carcere per aver ucciso la proprietaria di un supermarket in via Messina, nel cuore della Chinatown di Milano. La sentenza è arrivata ieri e fa discutere perché è la metà della pena proposta dal pm di Milano, Giovanna Cavalleri, che aveva chiesto una condanna a 30 anni con l'aggravante dei futili motivi.
 
 

IL GUP È PARTITO DALLA PENA MINIMA A decidere la pena è stato il gup Marco Del Vecchio, che nel suo conteggio è partito da una pena base di 22 anni e mezzo, quasi il minimo previsto dal codice per l'omicidio, ridotto poi di un terzo per il rito abbreviato. Il giudice ha inoltre condannato l'omicida, reo confesso, a versare complessivamente 90 mila euro di provvisionale al marito e ai due figli della vittima, Suicha Yu, sua connazionale che il 14 dicembre scorso, giorno del delitto, aveva da poco compiuto 41 anni. L'uomo, difeso dagli avvocati Rosaria Brandi e Robert Ranieli, ha detto di essere «molto dispiaciuto. Vorrei essere al posto della signora». E poi, come è stato riferito, ha chiesto scusa e si è impegnato a risarcire, «per quanto sia possibile», la famiglia della donna. I due difensori hanno parlato di sentenza «equa». 

ACCADDE IL 14 DICEMBRE Il delitto avvenne all'interno dell'«Asia Food Market», negozio di generi alimentari all'angolo tra via Messina e via Procaccini, a due passi dal cimitero Monumentale: poco dopo le 14, Suicha Yu, titolare dell'esercizio commerciale, fu aggredita tra gli scaffali da Song Hai Tao, che la colpì più volte prima di scomparire nel nulla.
La donna morì poco dopo in ospedale. L'assassino, assunto da poco nel reparto macelleria, un paio di giorni dopo si costituì alla stazione dei carabinieri di Saronno, confessando di aver ucciso la titolare dopo l'ennesimo richiamo e di averla ammazzata con uno dei coltelli trovati nel supermarket, per poi scappare e vagare senza meta prima di consegnarsi ai militari.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Giugno 2018, 10:46
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