Milano, vetrine al buio: «Negozi, contro il caro bollette sì a led e check-up energetico»

Milano, vetrine al buio: «Negozi, contro il caro bollette sì a led e check-up energetico»

di Maria Bruno

Contro il caro bollette, il sindaco Giuseppe Sala ha presentato nei giorni scorsi il Piano di risparmio del Comune da 1,5 milioni euro, realizzato insieme con A2A e Politecnico, che contempla, tra l'altro, la riduzione di un'ora al giorno dell'illuminazione stradale, lo smart working il venerdì per alcuni dipendenti pubblici, oltre a un taglio alle ore di termosifone in casa e di riscaldamento sui mezzi elettrici. Il Comune sta lavorando anche con i commercianti per definire un pacchetto di iniziative analoghe, a partire dallo «spegnimento delle insegne e delle vetrine di notte e una maggiore attenzione alla apertura e chiusura delle porte».
Marco Barbieri, segretario generale Confcommercio Milano, come valuta il Piano di Palazzo Marino di spegnimento delle insegne?
«Siamo d'accordo. Ma, soprattutto, aspettiamo il bando in favore di attività e imprese, che uscirà a giorni, perché contiene anche un'istanza che abbiamo proposto noi di Confcommercio. Se si vuole intervenire in modo preciso su un'attività o un esercizio commerciale per il risparmio energetico, bisogna fare un'analisi dell'attività, perché il consumo di un bar non è lo stesso di un negozio. Importante dunque il check-up per analizzare la dispersione energetica. E in seguito varare i progetti di intervento. Per esempio, se in un ristorante si scopre che è la lavastoviglie a consumare di più, magari fino al 30%, sarà importante sostituire quella rispetto a spegnere l'insegna».
Il Natale è alle porte e le luminarie sono il tocco delle Feste. Cosa accadrà?
«Stiamo pensando a luminarie con risparmio energetico, che mi piace definire luminarie sostenibili. Quelle a led, che prevedono la possibilità di illuminazione del 35 e 40% attraverso pannelli solari: la città e i commercianti su questo tema stanno ponendo l'attenzione e accolgono favorevolmente le proposte del sindaco».
Quanto pesa il caro bollette sui vostri associati?
«Situazione drammatica. Negli ultimi sei anni la bolletta elettrica di un ristorante, per esempio, è aumentata da 4800 a 38 mila euro. L'alternativa è o non pagare le bollette o i dipendenti, perché pagare tutto è impossibile. Con questi aumenti un'attività commerciale non può andare avanti. Nell'immediato cercano di risparmiare, nel medio e lungo periodo si spera in un governo stabile che possa prevedere interventi per bloccare il costo di elettricità e gas».
A oggi, c'è il rischio di chiusura dopo l'inverno per molte attività?
«Abbiamo fatto un'indagine su un campione di 800 imprese. È emerso che il 25/30% rischia di chiudere.

Il 30% rischia di indebitarsi: bisogna agire subito».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Ottobre 2022, 23:23
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