Atm, trovato il tesoretto di Bellini: recuperati 67 mila euro in contanti

Atm, trovato il tesoretto di Bellini: recuperati 67 mila euro in contanti

di Salvatore Garzillo
Gli inquirenti lo hanno chiamato il metodo Bellini per la capacità di penetrazione e organizzazione del protagonista dell'inchiesta di presunti appalti truccati.
Paolo Bellini, 54 anni, aspetto rassicurante del funzionario, da 25 anni dipendente Atm (ora sospeso) e attualmente responsabile degli impianti di segnalamento e automazione, secondo gli investigatori era la mente grigia che condizionava le gare d'appalto dell'Azienda dei trasporti milanesi. Bellini avrebbe truccato almeno 8 gare incassando tangenti da colossi come Siemens e Alstom (alcuni manager sono stati arrestati) e riuscendo pure ad inserirsi nei subappalti con società a lui riferibili, col «doppio ruolo» di pubblico ufficiale e imprenditore «occulto». Una, in particolare, da 127 milioni di euro per il nuovo sistema di segnalamento sulla M2. «Chiunque vincerà, avrà bisogno di un pirla come il sottoscritto», diceva in una intercettazione. Ieri Finanza ha perquisito il suo ufficio e la sua abitazione, avendo ulteriore conferma che tanto ingenuo non doveva essere. Hanno infatti trovato 17mila euro in contanti in casa e altri 50mila negli uffici della Ivm, una delle due società (l'altra è la Mad System) che avrebbe usato il 54enne come socio occulto per ottenere subappalti dalle imprese vincitrici delle gare che lui stesso avrebbe truccato fornendo informazioni privilegiate. Ci sono altre cassette di sicurezza da controllare e, questa l'ipotesi, conti in Svizzera. La Finanza ha perquisito anche l'ufficio della responsabile Normative e Gestione procedure di gara dell'Atm, Manuela Villa, che non è indagata ma compare in una delicata intercettazione di Bellini: «Okay, dentro qua c'è una mia carissima amica che fa... che è la Villa che fa da segretaria e tutto, okay, lei è già d'accordo con me».
Oggi al via gli interrogatori di garanzia dei 13 arrestati su 30 indagati accusati a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione, turbativa d'asta e peculato. Tra gli arrestati anche Paolo Alberti, manager di Alstom ferroviaria, a cui Bellini, che si muoveva su più «tavoli», avrebbe consegnato una «pendrive contenente documentazione» sulla maxi gara del 2019. Alberti era anche uno di quelli che per conto di Alstom si stava occupando di risolvere il problema delle frenate d'emergenza con feriti sulla linea rossa. Chi ha avuto modo di parlare con Bellini riferisce che è «sconvolto» per l'arresto, come la sua famiglia.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Giugno 2020, 09:46
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