Quell'assessore di Milano che rifiutò la casa: «Non posso tradire gli elettori». Il caso Maran

Quell'assessore di Milano che rifiutò la casa: «Non posso tradire gli elettori». Il caso Maran

di Emiliana Costa
Pierfrancesco Maran, classe 1980, da ieri è un eroe per caso. L'assessore all'Urbanistica di Milano in quota Pd avrebbe rifiutato il tentativo di corruzione da parte dell'imprenditore Luca Parnasi e degli uomini del suo gruppo che «avrebbero puntato a esportare a Milano lo stesso sistema corruttivo attuato nella Capitale». È quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare relativa alla vicenda del nuovo stadio della Roma.
Il gruppo avrebbe puntato a corrompere Maran, proponendogli un appartamento in regalo. Un tentativo caduto nel vuoto, perché l'assessore si legge nell'inchiesta - respinse la «proposta in modo sdegnato».

Non è tutto. In un'intercettazione gli uomini del gruppo Parnasi avrebbero affermato: «Siamo andati a parlare con l'assessore Maran, gli abbiamo proposto un appartamento ma lui ha risposto di no dicendo che non voleva prendere per il c... chi lo ha votato'. Abbiamo fatto una brutta figura, sembravamo i romani dei film quando vanno a Milano».
Insomma, mentre a Roma sono scattati nove arresti tra imprenditori e politici - di cui tre ai domiciliari - con l'accusa di corruzione, a Milano Maran diventa l'eroe del giorno per non aver tradito i suoi elettori, rifiutando l'appartamento. Il giovane assessore, da ieri alla ribalta delle cronache, è nato nel capoluogo lombardo, è laureato in Scienze Politiche e ha lavorato come consulente ambientale.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Giugno 2018, 08:28
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