Macerata, oggi la sentenza per Luca Traini accusato di strage aggravata dall'odio razziale

Macerata, oggi la sentenza per Luca Traini accusato di strage aggravata dall'odio razziale
Potrebbe arrivare già oggi la sentenza della Corte d'assise di Macerata nei confronti di Luca Traini, il 29enne di Tolentino autore del raid razzista a colpi di pistola contro migranti (sei i feriti) per le strade di Macerata il 3 febbraio scorso. In aula domani inizierà la discussione del processo con rito abbreviato in cui l'imputato, attualmente detenuto nel carcere anconetano di Montacuto, è accusato di strage aggravata dall'odio razziale, tentato omicidio plurimo, danneggiamento e porto abusivo d'arma.

Traini, che si bardò con una bandiera tricolore e fece il saluto romano prima di arrendersI ai carabinieri davanti al Monumento ai Caduti in piazza della Vittoria, disse che voleva vendicare la morte di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e fatta e pezzi: per il massacro è detenuto il pusher nigeriano Innocent Oseghale.
Per la difesa, Traini avrebbe una personalità borderline con presenza di una seminfermità. La Procura di Macerata farà leva per l'entità della condanna anche sulle conclusioni del perito, Massimo Picozzi secondo cui l'azione del 29enne fu «un gesto organizzato compiuto da una persona capace di intendere e di volere, legato ad uno stato emotivo e passionale».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Ottobre 2018, 11:00
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