La decisione del Convitto Cicognini, l’istituto scolastico statale più antico di Prato, riguardo all’inclusione delle coppie gay al tradizionale «ballo delle debuttanti» di fine anno ha fatto scoppiare le polemiche. E a metterla in discussione sono stati proprio gli alunni che tramite un sondaggio hanno dato vita che ha diviso l'istituto arrivando fino alle cronache nazionali.
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Lunedì 9 maggio, la dirigenza del Convitto si era espresso favorevolmente all’estensione della possibilità di far partecipare anche le coppie dello stesso sesso, ma ora potrebbe essere rimessa in discussione a causa dell’esito di un sondaggio tra gli studenti e le studentesse.
Il Cicognini comprende una scuola elementare, una scuola media, un liceo classico e un liceo scientifico. Il ballo delle debuttanti è un evento mondano che si tiene tradizionalmente in vari contesti in Europa, e storicamente serviva a sancire «l’ingresso in società» delle ragazze a cavallo della maggiore età, con un ballo a cui si partecipa in abiti da cerimonia, solitamente scuri per i maschi e bianchi per le femmine. Il più famoso è quello che si tiene all’Opera di Vienna, ma vengono organizzati anche in diverse scuole militari italiane, e anche in istituti civili come quello di Prato.
Le attenzioni dei giornali locali sul ballo delle debuttanti di Prato erano cominciate la scorsa settimana, quando l’Arcigay Prato-Pistoia aveva raccontato che almeno due coppie di studentesse e studenti gay erano state escluse. Sembra che una coppia avesse chiesto già lo scorso novembre di partecipare, ma l’assemblea d’istituto aveva rifiutato. Poi erano state avanzate nuove richieste tra febbraio e marzo, con l’Arcigay che aveva chiesto formalmente alla preside dell’istituto, Giovanna Nunziata, di includere le coppie gay al ballo. Nunziata aveva detto che trattandosi «di una tradizione centenaria non sono io a decidere in autonomia. La macchina organizzativa oramai è partita». Aveva aggiunto di essere favorevole all’inclusione, ma dal prossimo anno scolastico.
Poi, alla fine della scorsa settimana, le cose sono cambiate in fretta e furia. Sabato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha telefonato all’istituto. Domenica si è espressa sulla questione anche la ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, definendo molto grave la discriminazione avvenuta al Cicognini e invitando a superare «il simbolismo che viene associato all’idea del ballo delle debuttanti».
Questione chiusa, dunque? No. Perché martedì 10 maggio sono arrivati i risultati di un sondaggio che la dirigenza aveva inviato a studenti e famiglie. Non è chiaro chi abbia risposto al sondaggio, se solo gli studenti coinvolti o anche le famiglie, ma i voti favorevoli all’inclusione delle coppie gay sono stati 198, contro 199. Ben 199 voti contrari al fatto che al ballo partecipino anche le coppie gay. E la decisione presa sembra essere di nuovo in discussione.
La preside Nunziata ha detto di aver convocato di nuovo gli organi collegiali della scuola, ma ha precisato che «non è una retromarcia, la maggioranza dei ragazzi si è espressa e bisogna tenerne conto. Non passi il concetto che sono omofobi perché non accettano le coppie liberamente formate: in questi giorni i miei studenti sono stati esposti a una gogna mediatica. Serve tempo per cambiare le cose».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Maggio 2022, 00:33
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