Desio, escort sequestrata per ore e costretta a sniffare cocaina: arrestato Michele Gruosso, il figlio di “Lady Coumadin”

La 30enne trovata sotto choc e con segni visibili di violenza

Escort sequestrata per ore e costretta a sniffare cocaina: arrestato il figlio di “Lady Coumadin”

Un ragazzo di 28 anni, Michele Gruosso è stato arrestato per aver picchiato, sequestrato e aver stretto un cavo intorno al collo di una escort, 30enne rumena, in un hotel a Desio (Monza). A rintracciarlo e bloccarlo sono stati i carabinieri, grazie ad una segnalazione di un'amica della giovane che non riusciva a parlarle al telefono. I militari l'hanno trovata udendo dei lamenti provenire da una delle camere. La giovane, che ha spiegato di essere costretta a prostituirsi per sopravvivere, ha raccontato di essere stata anche ripetutamente picchiata.

Quando i carabinieri sono arrivati in albergo, hanno trovato la donna a terra, sotto choc e con segni visibili di violenza sul corpo, la quale ha raccontato di essere segregata lì da diverse ore, e di essere stata anche costretta ad assumere cocaina. La ragazza era stata privata del telefonino e costretta a sottostare alle violenze del suo cliente: «Se gridi ti ammazzo», le ha detto stringendole un cavo del cellulare intorno al collo e poi l 'ha costretta a consumare cocaina contro la sua volontà.

Killer delle prostitute, il mistero dell'auto: «Dentro potrebbe esserci l’arma»

«De Pau guidava da folle, così ha colpito la mia auto». L'incidente dopo gli omicidi delle escort

Il 28enne finito in manette è il figlio di Daniela Lo Russo, detta Lady Coumadin: nel 2016 fu condannato per il tentato omicidio del secondo marito di sua madre, un imprenditore di Spoltore.

Il piano, ordito dalla donna, era di ucciderlo somministrandogli un anticoagulante, il Coumadin appunto, che gli avrebbe provocato una emorragia interna, facendola passare per morte naturale. Il delitto fu sventato grazie alle indagini dei carabinieri su un'aggressione all'imprenditore, sempre organizzata da madre e figlio, che avrebbe dovuto provocargli lesioni interne. Gruosso per questo reato era stato condannato in primo grado (in concorso con la madre) a 12 anni e 8 mesi. La donna si suicidò ai domiciliari dopo la condanna.


Ultimo aggiornamento: Domenica 5 Febbraio 2023, 13:55
© RIPRODUZIONE RISERVATA