Vittorio Sgarbi, fuori dalla giuria di Miss Italia dopo le polemiche sui compensi. Petrella (FdI): «Per lui il concorso finisce qui»

Il sottosegretario è al centro delle polemiche per le consulenze retribuite. Il ministro Sangiuliano si è dissociato dal suo operato

Vittorio Sgarbi, fuori dalla giuria di Miss Italia dopo le polemiche sui compensi. Petrella (FdI): «Per lui il concorso finisce qui»

di Redazione web

Salta, salvo ripensamenti dell’ultima ora, la presenza di Vittorio Sgarbi come presidente della giuria di Miss Italia. Lo ha confermato espressamente la patron dell’evento, Patrizia Mirigliani: «Sgarbi era stato contattato diverso tempo fa, ci sono state delle interlocuzioni fra noi, ma non hanno avuto un seguito e ad oggi ritengo che non sarà con noi. Era stato scelto in giuria per la sua capacità di saper raccontare la bellezza, ma la sua presidenza non è confermata».

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L'esponente di Fdi: «Per lui finisce qui»

Nel corso della conferenza stampa alla Camera in cui è stata presentata l'edizione 2023 del concorso, Fabio Petrella, deputato Fdi, ha commentato la vicenda utilizzando toni tranchant: «Per lui miss Italia finisce qui».

 

La risposta di Sgarbi

Il Sottosegretario alla Cultura ha poi commentato il passo indietro degli organizzatori e dei "fiancheggiatori" di Miss Italia in merito alla richiesta di presiedere la giuria: «Alla lettura delle dichiarazioni fatte nel corso della conferenza stampa di oggi sono felice che le violente polemiche contro di me abbiano ottenuto il risultato di dimostrare la mia incompatibilità con Miss Italia.

Faccio con onore il Sottosegretario, ma per fare il presidente di Miss Italia occorre almeno essere ministro».

I problemi di Sgarbi

Non è un periodo sereno per il critico d'arte: da qualche giorno, infatti, il sottosegretario è al centro delle polemiche, a causa di presunte "consulenze d'oro" che avrebbe svolto durante gli ultimi mesi. Secondo un'inchiesta del Fatto Quotidinao, Sgarbi avrebbe svolto l'attività retribuita di conferenziere, avrebbe partecipato alla presentazione di vari libri, mostre e iniziative culturali.

Le accuse hanno fatto infuriare  il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e sono arrivate anche all'orecchio della premier Giorgia Meloni. Il ministro Sangiuliano ha scritto all'Antitrust per avere un parere sulla liceità dell'attività parallela svolta dal suo sottosegretario Giorgia Meloni, invece, attende gli sviluppi della vicenda prima di esprimere un giudizio.

Inoltre,  stando a quanto scrive Il Fatto Quotidiano, la procura di Roma contesta al critico d'arte il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: l'accusa si riferirebbe a una vicenda che risale all'ottobre 2020.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Ottobre 2023, 09:17
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