Sgarbi deve 715mila euro al Fisco, ma lui nega: «Falso, grave calunnia». Il ministro Sangiuliano avvisa la premier

Vittorio Sgarbi accusato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte per un totale di 715mila euro, il reato contestato dalla Procura di Roma al critico d'arte, secondo quanto scrive Il Fatto Quotidiano. Sgarbi, nel 2020, non avrebbe pagato i debiti con il fisco all'Agenzia delle Entrate, relativi ad un asta in cui il sottosegretario acquista un'opera di Vittorio Zecchin, per 148 mila euro circa, ma in realtà la transazione sarebbe passata nelle mani della sua fidanzata.

Sottrazione fraudolenta

Per questo i magistrati gli contestano la sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, come previsto dall'articolo 11 della legge 74 del 2000, che punisce chiunque "al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi o sul valore aggiunto ovvero di interessi o sanzioni amministrative relativi a dette imposte...aliena simulatamente o compie altri atti fraudolenti sui propri o su altrui beni idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva". 

Annuncia denuncia

Sgarbi ha reagito alla notizia bollandola come una bugia, che avrebbe creato un danno alla sua reputazione «accomunandoli a ipotesi di reato che, in quanto fondate su presupposti falsi, configurano una grave calunnia per la quale, adesso, si renderà necessaria anche una denuncia alla Procura della Repubblica», le parole di Vittorio Sgarbi, che non ha alcuna intenzione di dimettersi dal suo ruolo istituzionale.

Ministro Sangiuliano indignato

«Sono indignato dal comportamento di Sgarbi, va bene? Lo vedevo andare in giro a fare inaugurazioni, mostre e via dicendo.